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Ambiente

In consiglio comunale a Torino si è parlato della Stazione Torino Stura, del relativo parcheggio e dell’intregrazione dei trasporti

Redazione Quotidiano Piemontese

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torino-sturaE’ stata discussa in Consiglio comunale a Torino, l’interpellanza dedicata alla Stazione Stura, proposta da tutti i gruppi consiliari. L’assessore ai Trasporti e all’area Metropolitana, Claudio Lubatti, ha ricordato come la responsabilità diretta dell’esercizio ferroviario sia della Regione Piemonte, mentre alle Ferrovie competa la gestione dei fabbricati: “Oggi, anche grazie all’interpellanza del Consiglio comunale, siamo finalmente riusciti ad ottenere da RFI un cronogramma che prevede, per fine luglio, la riapertura dei cantieri per la sistemazione del locale viaggiatori, della messa in sicurezza del sottopasso e della biglietteria. Occorre, un ragionamento con l’area metropolitana, visto che già esiste una buona quantità di interscambio come dimostrato dai carichi della linea 4 oggi la gente preferisce parcheggiare gratuitamente nel vicino centro commerciale, piuttosto che nel parcheggio Gtt, che per quanto costi poco, non è un parcheggio libero e non regge la concorrenza”. Sono poi iniziati i contributi dei consiglieri.

Domenico Carretta (Pd): la Stazione Stura rischia di diventare per tutti una situazione imbarazzante. L’interpellanza generale dimostra come all’interno dei consiglieri di maggioranza e minoranza si sia fatta strada la condivisione di una mobilità sostenibile alternativa, o per motivi ambientali o per scarsità di risorse rispetto ad altri progetti come, ad esempio la metropolitana. Siamo convinti dell’utilità del trasporto ferroviario metropolitano anche perché è utile ripensare ad un sistema di comunicazione che abbracci un’area più vasta, con ricadute anche sul sociale e di apporto economico. Vogliamo capire se sia possibile ovviare ad un obbrobrio funzionale e quindi propongo di mettere a disposizione la Commissione per seguire l’evolversi della situazione Stura coinvolgendo tutti i soggetti coinvolti come la Regione o le Ferrovie.

Enzo Liardo (Pdl): Il parcheggio di Stura avrebbe avuto senso in presenza della linea di metropolitana che invece è partita da Rivoli. Ora è giusto in qualche modo cercare di porre rimedio a fronte di 7 milioni di euro spesi, ragionando di interscambio con la ferrovia. Il parcheggio è vuoto e inutilizzato, e avrebbe avuto altro destino con una linea di metro, visto il rapporto di interscambio tra Torino e Milano.

Marco Grimaldi (Sel): Pensate a un gruppo di turisti che hanno scoperto che a Torino c’è un sistema metropolitano: Servizio ferroviario metropolitano. Quindi il loro piano è pronto, arrivare alle porte della città e prendere l’Sfm.  Ma arrivano al parcheggio Stura e lo trovano pressochè vuoto e per arrivare alla stazione occorre attraversare un’area degradata e scendendo nel sottopasso, che porta ai binari, cercano una biglietteria che non c’è. Questa triste fotografia ritrae uno spaccato della peggiore Italia , un parcheggio d’interscambio vuoto e uno abusivo a  pochi metri pieno. Si è speso più di un miliardo per interrare il sistema ferroviario (la metà mutui contratti dalla città). Metà delle stazioni non sono nemmeno iniziate (Zappata e Dora) Rabaudengo è ancora difficilmente raggiungibile e Stura è un deserto.

Fabrizio Ricca (Lega Nord): Intendo informare che il biglietto si può acquistare anche a bordo del treno e non ha nessuna maggiorazione, come ad esempio la linea 4. Si può lasciare l’auto nel parcheggio Stura a 1 Euro al giorno. Nonostante ciò il parcheggio è utilizzato al 7% con 1 piano su 4. L’Amministrazione comunale non ha fatto nulla per la sicurezza e per una sensibilizzazione della struttura. Gli accessi alla Linea 4 non sono sicuri. Il lavoro fatto con la Regione Piemonte è importante perchè ha migliorato il collegamento nord-sud della città. Il parcheggio si deve rendere visibile perchè permette di usare il treno che arriva a Porta Susa in 5 minuti mentre con la linea 4 oltre 30 minuti.

Vittorio Bertola (M5S): Manca conoscenza, sento parlare di Stura come della scoperta di un mondo, sento dire che prendendo il treno da lì si arriva a Porta Nuova in 5 minuti, mentre il treno ferma a Porta Susa e a Lingotto. La vicenda è il simbolo di un pastrocchio torinese: metropolitana leggera (linea 4), metropolitana e ferrovia, scorrono in certi tratti su tracciati paralleli. Il passaggio da treno a tram e viceversa, nonostante la contiguità delle stazioni sotterranee, obbliga il viaggiatore a salire in superficie e a ridiscendere. La stazione Zappata sorge nel nulla. A Collegno la metropolitana passerà a 500 metri dalla stazione ferroviaria invece che entrarci. La mancanza di un biglietto unico utilizzabile sia su treni che su tram e metro, ammazza sul nascere le ipotesi di un tale tipo di utilizzo di questi mezzi. Abbiamo già speso 1,5 miliardi di euro, converrà spendere ancora qualche milione di euro per integrare veramente in questi servizi.

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