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Caccia in Piemonte: l’opposizione chiede che l’assessore Sacchetto rimetta la delega

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cacciatoreNon si placa la polemica dopo l’ordinanza del Tar che ha sospeso il calendario venatorio in Piemonte. L’opposizione hanno richiesto una comunicazione in Aula dell’assessore alla Caccia Claudio Sacchetto.  L’assessore ha spiegato che l’amministrazione si è attivata per tempo per sottoporre in via preventiva il calendario venatorio a valutazione di incidenza e, in quelle aree dove la valutazione non è ancora stata fatta, si è specificato il divieto di caccia fino all’elaborazione dell’indagine. a proposito delle motivazioni per i rilievi espressi dall’Ispra sulle date di chiusura della caccia per alcune specie, Sacchetto ha affermato che si intende modificare la delibera di Giunta per recepire il parere dell’Ispra.  Infine, sul rilievo della mancanza di un piano faunistico venatorio regionale, è stato sottolineato che finora l’applicazione in Piemonte della legge nazionale sulla caccia ha previsto che i piani siano realizzati dalle province, e la Regione in questi mesi ha continuato il ruolo di monitoraggio e di coordinamento. Nel dibattito le opposizioni hanno messo in luce le criticità nella gestione del tema del calendario venatorio, rispetto al quale si rischia ogni anno di scontentare tutte le parti.  “La notizia della sospensione da parte del Tar ha creato un forte disagio, e dimostra come la questione sia stata gestita con superficialità”, ha commentato il consigliere Rocchino Muliere (Pd), mentre il suo capogruppo Aldo Reschigna ritiene che “non si possa sempre affrontare il problema all’insegna della sfida continua”.

“Il richiamo in Aula del ddl sulla caccia dopo il precedente annuncio della convocazione di un tavolo di lavoro per mediare e smussare gli angoli del documento ci spiazza, dimostra che l’assessore non ha un atteggiamento laico su questa materia e che dovrebbe consegnare la delega a un altro collega della Giunta”, ha affermato la consigliera Monica Cerutti (Sel), e così Davide Bono, presidente M5S, che ha annunciato di aver presentato una mozione di sfiducia limitatamente alla delega sulla caccia.
Il capogruppo della Lega Nord Mario Carossa ha dichiarato che “in realtà i problemi sulla caccia sono ben pochi e che non si può permettere che i magistrati intervengano su tutto”. Gli ha fatto eco Roberto Boniperti (Gruppo Misto), ritenendo inammissibile il comportamento del Tar, “solo in 4 Regioni non ha presentato ricorsi, in questo modo si blocca tutto il sistema”.

Monica Cerutti Sel: “L’assessore Sacchetto rimetta la delega sulla caccia: noi lo abbiamo chiesto, lui ci dice che nessuno vuole la delega. Sulla questione caccia Sacchetto ha dimostrato di non avere assolutamente le idee chiare. Il suo operato ha creato solo confusione ed è per questo che Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto in aula che l’assessore rimettesse almeno la delega in questione. La smetta di lamentarsi di un presunto accanimento del TAR contro la Giunta regionale, perché dovrebbe essere interprete laico di tutti i cittadini piemontesi, non solo dei cacciatori. Ad oggi nella nostra Regione manca una qualsiasi regolamentazione dell’attività venatoria anche a causa della sua gestione pasticciata e della scellerata decisione di abrogare la legge precedente per evitare il referendum che si sarebbe dovuto tenere”.

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