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Cronaca

Anche il torinese ex garante della privacy Franco Pizzetti coinvolto nell’inchiesta sui concorsi truccati

Redazione Quotidiano Piemontese

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franco-pizzettiE’ stata resa pubblica una clamorosa inchiesta della Procura di Bari che evidenzia un sistema di favori che ha coinvolto otto atenei italiani: Bari, Sassari, Trento, Milano Bicocca, Lum, Valle d’Aosta, Roma Tre, Europea di Roma a riguardo di possibili manipolazioni di concorsi pubblici per incarichi di docenti ordinari e associati nelle università. In particolare l’inchiesta riguarda l’attività svolta dagli indagati in qualità di commissari in concorsi da ricercatore, associato e ordinario. I reati ipotizzati sono di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, falso e truffa. Secondo l’ipotesi di reato, gli indagati, impegnati nelle commissioni, gestivano i concorsi universitari scambiandosi favori e accordandosi sull’esito finale. Trentotto i docenti denunciati.

 Tra questi, ci sarebbero anche 5 “saggi” scelti da Enrico Letta per aiutare il cammino delle riforme costituzionali: si tratta di Augusto Barbera (Università di Bologna), Beniamino Caravita di Toritto (La Sapienza di Roma), Giuseppe De Vergottini (Università di Bologna), Carmela Salazar (Università di Reggio Calabria), Lorenza Violini (Università di Milano).

Il sistema ricostruito dai magistrati consisterebbe in uno scambio di favori nella nomina delle commissioni, volta ad alterare i risultati a favorire nella selezione per l’incarico del concorso alcuni candidati prescelti. Un sistema che troverebbe riscontri anche in alcune conversazioni telefoniche intercettate, in cui i professori parlerebbero “in codice”,

Alcuni dei docenit coinvolti respingono qualsiasi addebito. “Non ho ricevuto né avvisi di garanzia, né avvisi di proroga delle indagini. E comunque l’ultima commissione di cui ho fatto parte è dal 99”, commenta Giuseppe De Vergottini. “Sono fuori ruolo dal 2009 e posso serenamente escludere di aver mai pilotato un concorso o aver avuto un interesse recente in un mio allievo. Ritengo dunque probabile che qualcuno abbia fatto il mio nome al telefono”. Anche Francesco Pizzetti si dice sereno: “So bene di quel concorso. Se ne parlava in ambienti accademici. Ma mai sono intervenuto. Né avrei potuto, visto che sono fuori dalle commissioni dal 1998”.

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