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Cronaca

Il giudice non rivela i nomi dei poliziotti operanti nel cantiere NoTav: esiste l’esigenza del segreto d’ufficio

Redazione Quotidiano Piemontese

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michele-vietti-csm-alfano-giustizia-inaugurazione-anno-giudiziario-libero--1296302453916Il legal team del movimento NoTav durante il processo che si celebra a Torino ha chiesto di conoscere i nomi dei poliziotti che il 27 giugno e il 3 luglio 2011, durante gli scontri al cantiere della Tav, avevano la responsabilità di gestire le zone del cantiere e di impartire gli ordini. In particolare i legali volevano che fossero tolti gli omissis dai documenti che il questore  aveva emesso relativamente alle due giornate, impartendo ai sottoposti le direttive su come gestire situazioni violente e con quali mezzi. L’obiettivo della difesa era di individuare le singole responsabilità dei singoli poliziotti. Il giudice Quinto Bosio ha respinto la richiesta con un’ordinanza motivando la sua decisione . “Le aree del cantiere individuate  sono aeree di interesse strategico nazionale. Esiste l’esigenza del segreto d’ufficio. Quindi l’istanza è respinta”. Il processo vede 52 imputati accusati di resistenza, violenza a pubblico ufficiale e lesioni.

La trascrizione dell’udienza

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