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Economia

Botta e risposta fra Fassino e il movimento NoTav: contesta l’alta velocità in val di Susa come contestano qualsiasi altra grande opera di per sè

Redazione Quotidiano Piemontese

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fassino-slotIl sindaco di Torino Piero Fassino nella recente sua visita a New York durante un incontro organizzato dal Gruppo Esponenti Italiani, un’associazione impegnata a migliorare l’immagine dell’Italia Oltreoceano ha spiegato a modo suo il movimento NoTav: “è assolutamente legittimo a non essere d’accordo sulla Tav, ma non usare la violenza per dirlo. Quello che si sta manifestando è un antagonismo estremo e radicale che non esita a ricorrere alla violenza. E questo è molto grave”. A Fassino hanno risposto a modo loro i rappresentanti del movimento NoTav

Racconta Nuova Società: 

Il sindaco di Torino, Piero Fassino, in visita istituzionale a New York è intervenuto sull’ormai caldo tema del Tav e della contestazione. Il primo cittadino e presidente dell’Anci non è affatto convinto che in questo momento ci sia un movimento buono e al contrario pensa che si sia presa una brutta piega, una strada sbagliata. «C’è stato un cambiamento – ha detto Fassino – di composizione del movimento No Tav: all’inizio aveva delle radici in valle, oggi è un movimento di tipo antagonistico molto estremo e radicale, che non esita a ricorrere alla violenza, e questo è molto grave».

«E’ del tutto legittimo – continua – non essere d’accordo sulla costruzione del Tav, non è legittimo usare la violenza per dirlo. La violenza va contrastata in tutti i modi». Condanna la violenza senza mezzi termini, anche se non proferisce verbo in merito all’attentato incendiario di venerdì notte allo storico presidio No Tav di Vaie. Anche quella è violenza, quella dell’altra parte, quella del Sì al Tav. «Il progetto che aveva suscitato proteste è stato ridisegnato e modificato, ed è molto meno impattante, tanto è vero che diversi sindaci della valle che all’inizio erano contro il Tav, ora non lo sono più – ha spiegato – Il movimento No Tav contesta l’alta velocità in val di Susa come contesta qualsiasi altra grande opera di per sé».

A Fassino ha risposto con una lettera aperta Mauro Galliano, Assessore del Comune di Sant’Ambrogio di Torino

Spettabile Sig. Piero Fassino,

ho letto le sue parole pronunciate da New York in merito al movimento NO TAV.Io molto più sommessamente le rispondo da Sant’Ambrogio di Torino dove sono Amministratore.
A riguardo del cambiamento che secondo lei è avvenuto nel movimento no tav portandolo a ricorrere alla violenza.
E’ molto grave che un politico della sua statura (fisica) continui a screditare e generalizzare milioni di persone che in tutta Italia simpatizzano e solidarizzano con il movimento no tav riconducendo il tutto alle azioni violente (nella maggioranza dei casi né rivendicate né attribuite al movimento) senza mai essere capace di entrare nel merito del problema con dati e numeri.
E’ come se un politico della mia statura (1 metro e 80, quindi molto più basso di lei) sostenesse che il suo partito ha subito un cambiamento dopo che si è accorto di “avere una banca” o più recentemente di avere una nota esponente invischiata negli scandali legati al TAV o di tesserare indiscriminatamente a destra e a manca per far cambiare rotta .
Io credo che solo una piccola minoranza insignificante del partito democratico ha voluto, goduto e subito in silenzio questi “cambiamenti”.
Il resto è fatto da molte persone per bene che si dannano l’ anima dalla sera alla mattina.
Le sarei infinitamente grato se la smettesse di sentenziare soluzioni trancianti e per nulla rappacificatrici sul movimento no tav.
Che a differenza di altri gruppi, schieramenti, movimenti o partiti gode di una vita ultraventennale senza aver mai dovuto cambiare nome, senza essersi mai vergognato della propria bandiera e soprattutto senza essersi mai piegato all’ avversario.
Ognuno è libero di scegliersi la propria “brutta piega” o “strada sbagliata” che vuole.
Dal mio punto di vista la brutta piega e la strada sbagliata la stanno percorrendo chi come lei è tra i principali responsabili del dirottamento di denaro pubblico a favore del TAV o dell’ acquisto dei cacciabombardieri sottraendolo alla sicurezza nelle scuole, alla ricostruzione delle aree terremotate, alla messa in sicurezza del territorio e alla prevenzione dalle calamità, alla sanità, alla ricerca, al trasporto pubblico ecc. ecc.
Festeggi pure con quei Sindaci che a suo dire hanno cambiato idea ed ora sono diventati a favore del TAV (se facesse anche i nomi, sarebbe utile saperlo anche alle loro rispettive maggioranze e cittadini) che intanto il resto d’ Italia continua a morire di fame.
Se invece ritiene di voler continuare a sprecare fiato sparando a zero sul movimento NO TAV, faccia pure, ma magari ( dall’ alto della mia bassezza) le do un consiglio: fra pochi mesi ci saranno le elezioni amministrative oltre al fiato ci metta anche la faccia e venga a candidarsi a Sindaco in qualche comune della Valle.
Se ritiene che il TAV rappresenta la salvezza del Piemonte e dell’ Italia intera, per il bene di tutti, sacrifichi la sua carriera e il suo prestigio da Sindaco di Torino e presidente dell’ anci.
Una sua vittoria in qualche comune (ora no tav) sarebbe un bel colpo mediatico e darebbe una bella spinta in avanti al progetto. Se proprio ci tiene!
Metta però subito in conto che non farà più le trasferte a New York!
Da Sant’Ambrogio di Torino a New York passo e chiudo.
Mauro Galliano

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