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Tommaso Terzago, da Verbania alla Svizzera per giocare ad hockey su ghiaccio

Redazione Quotidiano Piemontese

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TerzagoL’hockey su ghiaccio in Italia è nato a Torino nel 1908 (prima partita sul laghetto del Parco Valentino), poi, un po’ per caso, un po’ per quella insostenibile peculiarità tutta piemontese di inventare le cose e poi lasciarcele scippare, si è trasferito in Trentino. Da allora il campionato di Serie A (da quest’anno chiamato Elite A), è ad appannaggio di squadre alto atesine con qualche sporadico inserimento di compagini venete o lombarde.
Il Piemonte combatte la sua battaglia per riportare ad ovest l’hockey italiano, ma, dopo i più volte naufragati tentativi di Torino, i Valpellice Bulldogs rimangono l’ultimo baluardo sul ghiaccio che conta.

A Verbania l’hockey è ancora più sconosciuto che sotto la Mole, la città non ha mai avuto una squadra, ma, da qualche anno, anche il capoluogo di provincia in riva al lago Maggiore sta entrando a far parte del mondo hockeystico. Il merito è di Tommaso Terzago, verbanese doc, ma che fin da piccolo gioca in Svizzera, in una delle nazioni più importanti per questo sport a livello europeo. Tommaso, classe ’94, attaccante, ha iniziato la trafila nelle giovanili dell’Ambrì-Piotta, storica formazione elvetica, per poi passare al Davos e, all’età di 17 anni, al Lugano. Dal 2011 Lugano è diventata la sua seconda patria, dato che la società ha investito su di lui e gli ha trovato anche una sistemazione in loco. Niente più lunghi e sfiancanti viaggi in auto con i genitori da Verbania per andare ad allenarsi o a giocare, ora Tommaso ha 19 anni, studia all’Istituto Elvetico, il locale liceo scientifico, e continua a stupire gli svizzeri. E anche gli italiani, dato che è da tempo nel giro delle nazionali giovanili e, con la maglia azzurra, ha già partecipato al mondiale Under 18 del 2012, firmando anche quattro assist utili a raggiungere uno storico bronzo iridato.
Ora Tommaso spera di essere convocato per i prossimi mondiali di categoria, in programma dal 9 al 15 dicembre a Dumfries, in Scozia, per poter mettere a frutto contro Francia, Gran Bretagna, Giappone, Ucraina e Kazakistan (le avversarie del girone) ciò che in Svizzera ha imparato. Senza dimenticare il lago di Verbania.

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