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Cronaca

“Pretendo rispetto per Carolina, oltraggiata anche da morta”. Le sue foto usate per siti erotici

Redazione Quotidiano Piemontese

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carolina-picchio1-300x209Carolina Picchio era una ragazzina di 14 anni, non di certo una donna matura. E proprio per questo fa più paura, se possibile, il suo suicidio, avvenuto di notte, il 5 gennaio scorso. Carolina si gettò dalla finestra di casa, umiliata nell’animo dal bullismo virtuale di un gruppo di compagni di scuola. È questa la tesi della Procura di Torino che sta cercando di capire se i sei ragazzini, tutti minori tra i 13 ed i 15 anni, possano definirsi colpevoli di istigazione alla morte, detenzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale di gruppo. Anche i pm di Novara stanno seguendo un’indagine parallela e ora hanno emesso una rogatoria internazionale per richiedere i dati di Facebook del profilo di Carolina. La rete potrebbe infatti dare molte risposte, a partire dai post in cui i sei indagati insultano la loro coetanea o da quelle foto della ragazzina che sembrano essere state indebitamente utilizzate da alcune messaggerie erotiche.
Un’ulteriore ferita per la madre di Carolina che, durante la trasmissione “Lucignolo” su Italia 1 ha chiesto “rispetto per la memoria di Carolina, oltraggiata anche da morta”. Al vaglio degli inquirenti anche i cellulari e i pc dei sei minori, da cui i magistrati sperano di estrarre informazioni utili sulle ultime ore di vita della vittima. In primis da un video di una festa del novembre scorso in cui si vede una Carolina evidentemente brilla essere insultata, ingiuriata e fatta oggetto di pesanti allusioni sessuali.

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