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Operazione Idra. Le fiamme gialle sequestrano beni per 22milioni di euro

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Operazione Idra”, ovvero maxi indagine militare che sta portando, proprio in queste ore, al sequestro di ingenti somme di denaro. Oltre 70 finanzieri del comando provinciale guardia di finanza di Torino e di altri 26 reparti del Corpo dislocati in 10 regioni, stanno procedendo all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di immobili, tra cui una villa con un parco di 3mila mq con  piscina a Roma, appartamenti di pregio nella capitale e a Venaria Reale, terreni, saldi attivi di conti correnti, titoli azionari e quote di partecipazione in numerose società fino ad un ammontare complessivo di 22 milioni di euro. Il tutto per cautelare beni e disponibilità per un valore pari all’illecito profitto, realizzato attraverso un articolato sistema di frode nel business della vigilanza privata.Il richiamo a Idra, nome dell’indagine e mostro mitologico dalle innumerevoli teste, simboleggia la capacità di riproduzione del meccanismo truffaldino scoperto dalle fiamme gialle, tramite il quale società apparentemente distinte fra loro, ma di fatto riconducibili alle stesse persone, tutte operanti nel settore della vigilanza privata, pur svolgendo regolarmente la propria attività, venivano “pilotate” verso il fallimento procurando dolosamente uno stato d’insolvenza, ovvero formalmente trasferite in altre sedi d’Italia o all’estero (Argentina e Gran Bretagna), e poi liquidate. Il sistema messo in piedi dal sodalizio criminale era collaudato e in atto da alcuni anni. Quando le imprese erano prossime al collasso, la parte sana veniva fatta confluire in nuove società, attraverso la cessione del ramo d’azienda (crediti e pacchetto clienti). Il core business proseguiva, così, senza soluzione di continuità, attraverso una ragnatela di nuovi soggetti giuridici con denominazioni simili. In capo alle vecchie compagini sociali, portate al fallimento o trasferite solo sulla carta, restavano i debiti tributari, mai onorati.

Il 26 luglio 2012 sono state eseguite un centinaio di perquisizioni in tutta Italia nelle sedi di 14 società, tutte del settore della vigilanza e presso i domicili degli indagati. Il 25 settembre scorso, invece, sono state eseguite 10 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei principali artefici dell’associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati tributari e fallimentari. Giovedì 19 dicembre, nei confronti di 8 di loro, sono scattati i sequestri di beni e disponibilità, in modo da assicurarne la successiva confisca, in caso di condanna definitiva, in relazione all’omesso versamento di Iva e di imposte sui redditi per un importo complessivo superiore a 22 milioni di euro.

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