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Provincia di Cuneo: le vendite all’estero diminuiscono dello 0,7% rispetto al 2012

Redazione Quotidiano Piemontese

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 La Camera di Commercio tira le somme delle esportazioni del cuneese all’estero. I calcoli si riferiscono ai primi 9 mesi del 2013, prossimo a terminare. Stando alle valutazioni, le vendite all’estero diminuiscono dello 0,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2012. Nei medesimi mesi di quest’anno, il valore delle esportazioni cuneesi di merci ha raggiunto quota 4,7 miliardi di euro, confermando Cuneo seconda provincia esportatrice del Piemonte, generando il 15,5% del valore delle vendite regionali all’estero, dopo Torino che detiene una quota pari al 47,8%. Le esportazioni nella provincia cuneese registrano risultati positivi nell’agroalimentare e nella meccanica, pur in presenza di un calo complessivo dello 0,7% più intenso rispetto a quello registrato a livello complessivo nazionale (-0,3%), e in controtendenza rispetto al dato medio regionale, che risulta, invece, in aumento (+2,9%). La tenuta dell’export nei comparti di specializzazione, quali l’alimentare e la meccanica, ha consentito al nostro tessuto produttivo di controbilanciare l’effetto della debole domanda interna grazie al costante apprezzamento dei nostri prodotti di qualità all’estero – dichiara Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo – Siamo consapevoli che l’apertura internazionale rappresenti oggi più che mai la strategia vincente per risollevare l’economia della nostra provincia e in questa direzione orientiamo le programmazioni del sistema camerale, sia a livello regionale con i progetti integrati di filiera e di mercato, sia a livello nazionale con strumenti di ausilio al tessuto produttivo, quali il portale Worldpass”.

Il lieve calo delle esportazioni non ha coinvolto il comparto dei prodotti alimentari e delle bevande che, forte di una quota pari al 30,2% delle esportazioni provinciali, ha registrato un incremento delle vendite pari al 5,0%. Il risultato è frutto della performance positiva registrata dal settore delle bevande (+14,9%) e di una lieve contrazione rilevata dal comparto dei prodotti alimentari (-0,5%). Il settore della meccanica, che genera il 16,5% delle vendite all’estero, registra l’aumento più marcato (+7,0%); anche i prodotti in legno e della carta e quelli dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca, che generano rispettivamente il 4,9% e il 4,4% delle esportazioni cuneesi, hanno realizzato incrementi delle rispettive esportazioni (rispettivamente +3,1% e +3,9%). La flessione risulta più intensa, invece, per le vendite all’estero dei mezzi di trasporto (-14,8%) e per i prodotti delle altre attività manifatturiere (-10,1%).

Per quanto concerne i mercati di sbocco, il bacino dell’Ue ha attratto il 69,3% delle esportazioni provinciali, contro il 30,7% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Il calo complessivo delle vendite cuneesi all’estero è causato dalle dinamiche risultanti dalle esportazioni dirette ai mercati europei che diminuiscono del -2,8% (rispetto ai primi 9 mesi del 2012) ed extra Ue che hanno, invece, rilevato un incremento del +4,5%.

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