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Regionali 2010, cancellati anche i voti di una lista di appoggio alla Bresso

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bresso_mercedes_seria--400x300Quello che a questo punto è certo è che alle elezioni regionali del 2010 c’è stata un’illegalità diffusa che ha portato a risultati che a questo punto è difficile accettare per i comuni cittadini. Mentre giovedì prossimo il Tar si pronuncerà in maniera definitiva sui voti della lista di Michele Giovine (già condannato in via definitiva) in appoggio all’elezione di Roberto Cota, arriva ora anche la cancellazione dei voti della lista Pensionati ed Invalidi per Bresso. La cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dai consiglieri Angelo Burzi (Progett’Azione) e Mario Carossa (Lega Nord) contro la sentenza del gip di Torino. Quella sentenza aveva appurato l’irregolarità della raccolta firme per la presentazione della lista, ma accettando il patteggiamento proposto da Marco Di Silvestro, aveva sancito che i voti non andavano annullati. Ora la Cassazione ha ritenuto illogica quella decisione, ritenuto che il passaggio della cancellazione dei voti fosse obbligatorio e rimandato tutto in appello. La lista dei pensionati ed Invalidi per Bresso aveva raccolto 12.564 voti, che sommati ai 9372 voti di distacco con cui la Bresso aveva perso, non basterebbero ancora a pareggiare i 27 mila voti irregolari raccolti dalla lista Pensionati per Cota di Giovine. La vittoria sarebbe quindi del Centro Sinistra ma è evidente che a questo punto fare i calcoli comincia a diventare complesso.

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