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Bomba molotov trovata davanti alla sede del Pd di Rivalta – fotogallery

Redazione Quotidiano Piemontese

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molotov-rivaltaUna rudimentale bomba molotov è stata trovata di fronte alla sede del Pd di Rivalta dal custode del cimitero che ha notato una bottiglia con uno stoppino sulla serranda della sezione del partito. Sono intervenuti Vigili Urbani, Carabinieri e Digos. Per Rossano Gianoglio, segretario del PD di Rivalta: “Il PD rivaltese oggi è stato fatto segno di un atto intimidatorio ad opera di ignoti. Certo l’accaduto è grave e da il segno del degrado della dialettica politica nel nostro Paese. Il PD di Rivalta respinge con forza ogni atto intimidatorio teso a negare le esigenze di una normale dialettica politica e non si farà condizionare da chi cerca, con atti violenti, di impedire il normale confronto democratico. Ringraziamo le forze dell’ordine per il pronto intervento e confidiamo che riusciranno a venire a capo di quanto accaduto”

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Per Fabrizio Morri Segretario Provinciale PD Torino: Ancora una volta un episodio di violenza ha colpito il Partito Democratico. Questa volta è toccato al circolo di Rivalta: ai dirigenti e ai militanti locali va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Come qualche settimana fa a Settimo Torinese, la bottiglia incendiaria lasciata quest’oggi davanti alla sede del circolo di Rivalta è un attacco non solo al PD, ma alla democrazia. Un atto vile, i cui responsabili auspichiamo vengano quanto prima individuati.  Di fronte a questo crescente clima di tensione e di intimidazione, il PD non si lascerà certo intimidire e continuerà a portare avanti le proprie battaglie ideali e politiche”.

Il racconto dell’accaduto nelle parole di Ilaria Gianoglio la figlia del segretario del Pd di Rivalta: Erano le otto del mattino, quando un passante, avvicinatosi alla vetrina, ha notato una bottiglia di Birra Moretti, parzialmente avvolta in plastica e carta, piena di gasolio e con uno stoppino di stoffa, accanto all’ingresso. Il passante chiama la Polizia Locale, che a sua volta informa i Carabinieri. Arriva la Digos, si aprono i locali e si comincia a discutere. Si parla di atto intimidatorio. Ma di chi ? Tra gli iscritti, accorsi a seguito di una chiamata dei vigili urbani, è subito perplessità. Si domandano chi possa aver messo una molotov e, soprattutto perché. D’altro canto, in questo momento non vi sono stati particolari screzi politici, se si esclude qualche piccolo battibecco in consiglio comunale con i consiglieri maggioranza”.

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