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Cronaca

La Guardia di Finanza di Torino smantella un’organizzazione di trafficanti di cocaina che rifornivano tutta l’Italia

Redazione Quotidiano Piemontese

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guardia di finanzaMaxi operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino: 70 finanzieri hanno concluso una vasta operazione di polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Torino finalizzata a smantellare una delle più grosse organizzazioni criminali di narcotrafficanti presenti in Italia, con base operativa in provincia di Novara, che, attraverso uno strutturato traffico internazionale di stupefacenti, importava cocaina da Santo Domingo, per rifornire le piazze di Torino, Milano e Roma.  L’operazione, iniziata sabato notte, ha portato all’esecuzione, da parte del Nucleo della Polizia Tributaria di Torino, di 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, di cui sette nei confronti di soggetti già in stato di detenzione in Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Sicilia. Tra gli arrestati, anche un promotore finanziario di un importante istituto bancario, dedito al riciclaggio dei proventi illeciti.

L’attività investigativa complessivamente svolta ha permesso di pervenire al sequestro di 32 kg di cocaina purissima, 354 grammi di hashish e 103 grammi di marijuana. Considerato un prezzo medio di oltre 80 euro al grammo per la cocaina, la droga sequestrata, una volta immessa in consumo, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 2,5 milioni di euro.

AI vertice dell’associazione, G.M., 56enne siciliano di origine, dimorante tra Galliate (NO) e Santo Domingo, che, grazie a contatti diretti intrattenuti con i maggiori narcotrafficanti sudamericani ed una solida compagine criminale ben radicata in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia, riusciva ad organizzare imponenti importazioni di cocaina dall’isola caraibica.

La sostanza stupefacente, acquistata a Santo Domingo a prezzi altamente competitivi pari a 5 mila euro al kg, veniva rivenduta all’ingrosso in Italia a 36/40 mila euro al kg, con grossi  margini di guadagno, dopo essere stata importata attraverso due principali canali: terrestri, utilizzando corrieri italiani che, provenienti dai Caraibi, atterravano in aeroscali europei connotati da controlli meno stringenti, per poi raggiungere l’Italia in treno o in pullman oppure aerei, con voli di linea provenienti da Santo Domingo e diretti all’aeroporto di Malpensa, dove alcuni membri dell’organizzazione assicuravano l’uscita dall’aeroporto di valigie e borsoni carichi di cocaina.

Della gang faceva parte anche abile chimico, C.R., 39enne empolese, residente nella provincia di Pisa e con dimora a Santo Domingo, ma costantemente in viaggio per il mondo, verso ogni luogo dove venivano richieste le sue elevate competenze nella lavorazione della “pasta di coca”, da cui ottenere, attraverso delicati processi di trasformazione chimica, la cocaina.

E’ stato anche arrestato per il reato di riciclaggio, anche G.M., 56enne residente a Trecate, promotore finanziario per un importante istituto bancario, accusato di agevolare l’intera organizzazione attraverso l’apertura di conti correnti fittiziamente intestati a persone inesistenti, cui venivano abbinate anche carte di credito, consentendo, in tal modo, la ripulitura degli ingenti proventi illeciti derivanti dal traffico di sostanze stupefacenti.

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