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Roberto Cota: la politica è alla mercé di magistrati e giornalisti

Redazione Quotidiano Piemontese

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roberto cotaNella sua periodica analisi domenicale Roberto Cota ha commentato la situazione in Regione difendendo le scelte fatte e accusando come tradizione le decisioni “non prese” invece dal governo centrale di Roma. In particolare il governatore Cota ha voluto chiarire il suo punto di vista sulla controversa questione dei vitalizi dei consiglieri regionali, emendamento approvato in tutta fretta prima di chiudere il bilancio.

In Piemonte i costi della politica sono stati sensibilmente ridotti, con 30 milioni di risparmio sul funzionamento del Consiglio regionale, a Roma invece nulla ? cambiato. La norma approvata ieri dice soltanto che, dopo che è stato abolito il vitalizio per il futuro, anche i Consiglieri eletti nelle passate legislature che non l’hanno ancora percepito, possono rinunciarvi, ritirando ovviamente quanto da loro versato.
Allora? Prima si tuona contro il privilegio della pensione erogata a certi politici a fronte di contributi irrisori e poi si grida ancora allo scandalo quando qualcuno rinuncia. E’ ovvio che questa norma non comporta alcun maggior onere per la Regione, anzi può portare risparmi se in molti aderiranno all’opzione.
Leggi tutto: Proliferano i molluschi che sperano di cavalcare l’ondaL’età media aumenta e non aver da pagare un vitalizio per molti anni fa indubbiamente comodo. Questo, però, è un discorso nel merito che in questo momento non interessa, basti pensare che oggi è pubblicata un’intervista all’ex ministro Fornero che esprime il suo giudizio senza conoscere minimamente i fatti e cioè che alla Regione Piemonte, appunto, i vitalizi sono stati cancellati, altro che ascoltare il suo suggerimento di passare al sistema contributivo! Le cose fatte non contano perchè la realtà non importa a nessuno.

Il bilancio approvato ieri passa sotto silenzio perchè non fa notizia e si parla di questa cosa insignificante.
La politica si è indebolita talmente che è alla mercé di magistrati e giornalisti e ci si fa dettare l’agenda da loro. Proliferano i molluschi che sperano di cavalcare l’onda del momento e che, di solito, sono i peggiori.
Abbiamo salvato la Regione dal baratro e ci vogliono mandare a casa perchè, evidentemente, sono state fatte riforme importanti e non rispondiamo ad un certo sistema di potere. Oggi, poi, ogni scusa è buona per cercare di far passare sotto silenzio quello che è successo con la sentenza del Tar.

Altro che bizantinismi da avvocati e orientamenti da far valere in Consiglio di Stato! Si discute in punta di diritto una cosa che capisce anche un bambino. I voti sono veri e stanno cercando di rubarci le elezioni.

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