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Pioggia di critiche alle parole di John Elkann su giovani e lavoro

Redazione Quotidiano Piemontese

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john-p-elkannSono arrivate con la velocità e con lo stile tipici dei tempi di internet le reazioni alle dichiarazioni per lo meno inopportune di John Elkann rispetto ai giovani e al lavoro. Lo sdegno per il giudizio dell’erede Agnelli è diffuso. Marco De Benedetti ha twittatato: “‘Unica scusante per quella frase offensiva nei confronti di milioni di giovani è proprio il fatto che un lavoro non lo ha mai avuto”. “Credo che oggi l’erede più rappresentativo della famiglia Agnelli abbia perso un’occasione per tacere”, afferma il capogruppo di Sel in Commissione Lavoro Giorgio Airaudo commentando le parole del presidente di Fiat John Elkann a Sondrio. “Quando si hanno le sue fortune e le sue facilita’ di scelta- aggiunge-, bisognerebbe avere piu’ rispetto e piu’ comprensione per chi, giovane, cerca ogni giorno di costruirsi e inventarsi un futuro in un Paese dove il lavoro si riduce, si precarizza e si svaluta. Ma soprattutto mister Chyrsler-Fiat dovrebbe dirci, ricordando suo nonno, cosa fa lui perche’ i giovani abbiano un lavoro in Italia e non negli Stati Uniti”.

Massimiliano Fedriga, responsabile lavoro della Lega Nord, ha attaccato: “Se John Elkann avesse vissuto da ragazzo normale conoscendone le difficoltà oggi non parlerebbe così, anzi farebbe parte del 42% di giovani disoccupati italiani. Invece grazie ai soldi dei cittadini che sono arrivati a fiumi nelle casse delle società della famiglia Agnelli lui ha potuto vivere da nababbo: frequentare le migliori scuole, divertirsi nei migliori salotti e approdare giovanissimo ai vertici delle controllate della Fiat prima e a capo dell’azienda di famiglia poi. Per dirla con una battuta, sembra proprio che abbia studiato dalla Fornero”.

“Le dichiarazioni di John Elkann sui giovani sono stupefacenti, e’ opportuno che le smentisca subito. Viene da chiedersi: ma il presidente della Fiat e’ mai entrato in un centro per l’impiego? Forse, prima di dire certe cose, sarebbe opportuno che lo facesse. Dopo i bamboccioni di Tommaso Padoa Schioppa e i choosy di Elsa Fornero, se le dichiarazioni di Elkann venissero confermate saremmo all’ennesimo affondo sulle nuove generazioni, che hanno spesso la colpa di dover pagare i debiti fatti dalle generazioni precedenti”. Lo afferma in una nota il deputato del Partito Democratico, Michele Anzaldi. “Le parole del presidente Fiat arrivano del tutto inaspettate, nel momento in cui l’azienda decide di spostare la sede legale e fiscale all’estero – aggiunge -. Nel momento in cui la disoccupazione giovanile tocca la cifra record del 40%, non si capisce come si possa sostenere che i giovani non trovano lavoro perche’ preferiscono non cercarlo. I giovani italiani meritano rispetto, in particolare da chi rappresenta aziende che hanno avuto tanto dal nostro Paese. In molti ricordano come fino al 1999, quando e’ arrivato Enzo Bianco al Viminale, tutte le amministrazioni e gli apparati dello Stato erano costretti ad acquistare solo automezzi italiani”.

La pagina su Wikipedia su John Elkann ha subito diverse modifiche fra il vandalico e l’ironico che hanno costretto i responsabili di Wikipedia a proteggere dalla modifica la pagina.

Il giudizio di Elkann ha scatenato l’ira del web. Sul portale Wikipedia, la biografia del presidente Fiat viene modificata così: “John Philip Jacob Elkann (New York, 1º aprile 1976) è un imprenditore italiano, attualmente presidente della Fiat S.p.A., della Exor S.p.A. e della Giovanni Agnelli e C. s.a.p.a., è un figlio di papà e grandissimo paraculo, nato nella bambagia e si permette pure di fare lo splendido dicendo che i giovani italiani sono degli sfaticati..”. Una modifica che è apparsa solo per pochi minuti sull’enciclopedia libera e poi subito rimossa.

 

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