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Ambiente

Il Comune di Asti portavoce degli astigiani preoccupati della centrale idroelettrica lungo il Tanaro

Redazione Quotidiano Piemontese

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 Ad Asti si discute ancora della centrale idroelettrica che verrà realizzata lungo il fiume Tanaro, tra i due ponti cittadini. I residenti in zona sono preoccupati delle conseguenze ambientali della costruzione, ragion per cui l’Amministrazione locale si fa loro portavoce per evitare incomprensioni tra cittadinanza e istituzioni. Da tutti gli interventi dei cittadini e della maggior parte dei consiglieri è emerso che tutti sono concordi ad un impianto di produzione elettrica da fonte rinnovabile, mentre il problema riguarda la preoccupazione che tale impianto possa essere pericoloso in termini di sicurezza personale, dannoso per la rete fognaria, visto il rischio che l’innalzamento del livello dell’acqua intercetti uno “scolmatore” mandando “in pressione”, e quindi rendendo inservibile, la fognatura nella parte sud della città  e per l’ecosistema del fiume. Alcuni, infatti lamentano una presunta carenza della struttura che dovrebbe consentire la risalita a monte dei pesci. Inoltre, c’è un altro dubbio che interessa i gli astigiani, ovvero che il rigurgito creato dalla diga artificiale potrebbe intercettare o meno la foce del Borbore. In caso affermativo si rallenterebbe l’immissione nel Tanaro delle acque del Borbore con creazione di acqua stagnante, terreno fertile per zanzare e insetti, e sedimentazione di detriti che potrebbero alzare l’alveo.

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