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Cronaca

Scandalo Atc: solo errori secondo i manager accusati

Redazione Quotidiano Piemontese

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casaTutto per interesse pubblico. Così commentano gli esponenti dell’Atc dopo lo scandalo che ha colpito l’agenzia della casa e che ha portato a 10 arresti di custodia cautelare negli ultimi giorni. Ora a parlare è Marco Buronzo, 58 anni, direttore generale di Atc, arrestato insieme ad altri funzionari e suoi collaboratori per falso ideologico in atti pubblici relativi ai cantieri edili torinesi, favori in cambio di appalti. E parla esprimendo la propria fiducia nei collaboratori sul cui operato, non avendo tempo, non controllava e non agiva. Il manager, assistito dal suo legale, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari contestando di essere coinvolto e ribadendo, invece, di essere sempre stato ignaro di quanto avveniva in azienda. Il ruolo di dirigente, secondo Buronzo, è tale per cui non poteva verificare lo stato dei lavori dei suoi sottoposti di cui non dubitava. Tali dichiarazioni non hanno, però convinto gli inquirenti che hanno ricostruito una particolare riunione di lavoro tra il 2011 e il 2012 che evidenzia delle anomalie. Il manager ha dato spiegazioni dichiarando di aver chiesto chiarezza ai funzionari, suoi colleghi, da cui aveva ricevuto rassicurazioni. Anche in tal caso, gli inquirenti dubitano perché, dopo tali fatti, pare che il sistema delle frodi si sia perfezionato. Insomma, l’indagine è molto articolata e prevede conteggi particolari e procedure legali solo a certe condizioni in corso di verifica. In ogni caso, Buronzo parla di errori e non di soldi che qualcuno avrebbe intascato. A dover rispondere al giudice è anche Carlo Liberati, 64 anni, direttore generale di Ma.Net., società di manutenzione edile e impiantistica, assistito dall’avvocato Carlo Mussa, ma al momento ha preferito non parlare. Prima vuol leggere la documentazione raccolta dagli inquirenti e per farlo servono alcuni giorni. Quel che le parti hanno ripetuto è che nessuno si è arricchito alle spalle di nessuno e che le irregolarità sono solo errori. 

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