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Asti

Cuccioli di cane scampati alla morte. Ora sono ospiti provvisori nell’astigiano. Tante le richieste di adozione

Redazione Quotidiano Piemontese

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 Scampata la morte, i cani, tutti di razze pregiate, sequestrati nei giorni scorsi, ora si trovano in carcere. Dopo un lungo viaggio, in condizioni precarie e disagiate, dall’Ungheria all’Italia per il contrabbando di animali da portare a termine nel napoletano, le bestiole sono ospiti del canile del carcere di Quarto d’Asti. Al momento, la struttura, infatti, è la sola in grado di ospitare 220 cuccioli. Tutti sequestrati dalla polizia stradale sull’autostrada Bologna -Piacenza grazie alla segnalazione del volontario animalista Antonio Colonna, fondatore dell’associazione Eital (Ente italiano per la tutela degli animali e del lupo). I cani stanno bene, secondo i veterinari che, uno ad uno, li hanno visitati per accertare le loro condizioni, considerato che il viaggio li ha provati molto, fisicamente ed emotivamente. Un po’ alla volta all’associazione animalista stanno arrivando le richieste di adozione da parte di molti cittadini, commossi alla vicenda, sebbene i canili del territorio siano pieni di cani, cuccioli e adulti, in attesa di adozione. Alcuni cani, grazie alla disponibilità di Marina Ferreri, veterinaria di Refrancore, hanno lasciato il canile carcerario per andare nella sua clinica dove, insieme al marito e al figlio, si occupa di loro. Le adozioni, per ora, sono escluse visto che gli animali sono soggetti a sequestro. inoltre, i volontari devono anche valutare la possibilità che alcuni potenziali adottanti siano interessati agli animali solo dal punto di vista economico trattandosi di razze canine vendute nei negozi a cifre elevate, da mille a 2mila euro in su. Per sostenere l’associazione in questa occasione: www.eital.it. Sulla pagina Facebook, inoltre, è possibile prender visione di alcune informazioni circa le possibili adozioni. Info: info@eital.it.

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