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Cronaca

La Cassazione annulla l’ergastolo, ma Cutrì confessa: ho sparato io

Redazione Quotidiano Piemontese

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finita-la-fuga-dellevaso-blitz-dei-corpi-speciali-cattur_05f1794a-919c-11e3-9dcd-642ffa6abcf8_displayNiente ergastolo, il processo è da rifare. Questo il giudizio con cui la prima sezione penale della Corte di Cassazione ha rinviato la decisione relativa alla pena per Domenico Cutrì, 32 anni, presunto mandante dell’omicidio di Lukasz Korbzeniecki. Era il 16 giugno del 2006 quando a Trecate, in via Garibaldi, qualcuno sparò ad un giovane magazziniere in pieno giorno. A premere il grilletto, secondo i giudici fu Manuel Martelli, condannato in primo grado a 16 anni; Cutrì risultò essere il mandante, ma pochi giorni prima dell’udienza in Cassazione, l’imputato ha reso una confessione che sembra cambiare tutte le carte in tavola.

Sì, ho sparato io. Ma non volevamo ucciderlo, puntavamo alle gambe. E non c’è alcuna motivazione passionale. Stava dando fastidio a Martelli e bisognava dargli una lezione.

Cutrì era riuscito ad evadere qualche tempo fa con il fratello che però perse la vita durante la fuga e ora, dato che la sua ricostruzione non ha convinto i giudici della Cassazione, dovrà iniziare un nuovo procedimento presso il tribunale di Torino.

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