
C’è la mano dell’uomo dietro le fiamme che hanno avvolto, mercoledì notte, l’auto del direttore della Agrati, in corso Francia a Torino. I vigili del fuoco hanno trovato i resti di una bottiglietta di plastica e del liquido infiammabile di fianco alla Punto bruciata, ma gli 82 lavoratori che da mesi protestano contro i licenziamenti messi in atto dall’azienda si dissociano da questo gesto:
Chi l’ha fatto non è con noi, ma contro di noi.
Continuano intanto le manifestazioni dei dipendenti, sempre più pressanti dato che il termine ultimo del 17 aprile si avvicina: se entro quella data non si troverà un accordo, l’azienda invierà le lettere di licenziamento.