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Ambiente

Emergenza caprioli, bisogna abbatterli per evitare danni all’agricoltura e incidenti stradali

Redazione Quotidiano Piemontese

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caprioloQuasi mille caprioli, 990 per la precisione, capriolo più, capriolo meno. E’ il censimento compiuto di recente nella langa astigiana, al termine delle varie battute di caccia con cui i cacciatori hanno contato il numero degli animali che, mattina e sera, uscivano dalla boscaglia in cerca di cibo. Rispetto allo scorso anno i caprioli sono aumentati di 120 unità. Ora che la conta è fatta, non resta che ucciderli. L’Atc (Ambito territoriale caccia) di Nizza Monferrato prepara, infatti, il piano di abbattimento per il 2014. Piano che deve, poi valutare la Regione, secondo cui, con una eliminazione calcolata, si dovrebbe arrivare in 5 anni al calo del 95% dei caprioli nell’astigiano, soprattutto nelle zone vitivinicole e dell’80% nelle altre. In pratica, bisogna evitare danni alle colture da parte di questi animali ed eventuali incidenti stradali che provocando attraversando le strade, soprattutto nelle ore notturne. I territori monitorati abbracciano i comuni di Castagnole, Costigliole, Agliano, Montegrosso, Rocca d’Arazzo. Se il numero non cala si rischia, sempre secondo l’Atc, un’emergenza simile a quella dei cinghiali. Nel frattempo, sono disponibili i fondi per i danni causati dagli animali nel 2013: 70mila euro per l’Atc nord e 110mila per il sud quale saldo del 2012 e acconto del 75% per i danni relativi allo scorso anno.

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