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Consolata, Santa Rita, Ausiliatrice: a Torino tre giorni nel segno della devozione cristiana

Redazione Quotidiano Piemontese

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santa_rita_torinoL’Italia è un Paese di santi (fra le altre cose), e particolarmente lo è, fra le città, Torino. La devozione verso alcune figure non accenna a scemare, pur con il mutamento dei tempi. Lo dimostra la tre giorni che si appresta a vivere il capoluogo sabaudo: oggi, alle 17, in Sala Rossa verranno celebrati dall’amministrazione comunali i 300 anni dalla proclamazione della Consolata come patrona della città; domani andrà in scena la popolare festa di Santa Rita presso la chiesa a lei dedicata; e venerdì sarà il momento dell’Ausiliatrice, al Valdocco.
Santa Rita non dà solo il nome all’edificio liturgico (nella foto) che la fede del popolo contribuì a edificare negli anni ’20 dello scorso secolo, ma anche all’intero quartiere, che nell’evento sarà coinvolto. Ben otto messe saranno celebrate, fino alla processione serale con la statua, e addirittura 100mila rose verranno vendute; il ricavato andrà a sostenere i progetti solidali che la parrocchia ha attivato in varie parti del mondo.
Alla basilica salesiana è attesa pure una grande folla, compresi i pullman provenienti da Borgomanero che non mancano mai dai tempi di un voto, durante l’ultima guerra. Prima della finale di Europa League, anche il Siviglia (con in testa il presidente Carmona, cresciuto dai salesiani) l’ha visitata; e, più in generale, l’intera comunità si sta preparando per il meglio al prossimo anno, quando ricorrerà il bicentenario della nascita di Giovanni Bosco.