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Grembiulino sì o no, il dibattito arriva in Sala Rossa: molti a favore, pochi gli ”abolizionisti”

Redazione Quotidiano Piemontese

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grembiuliniLa discussione sull’utilizzo dei “grembiulini” nelle scuole pubbliche torinesi, dopo che l’amministrazione comunale sembrava aver deciso per eliminare le piccole divise, si è accesa fino ad arrivare oggi in Sala Rossa. Gli interventi dei vari consiglieri che hanno preso la parola sembrano convergere in grandissima maggioranza su un mantenimento dei grembiuli, con qualche eccezione, anche se in molti sottolineano come l’argomento non sia di competenza del Consiglio quanto del Coordinamento Pedagogico, da discutere in quanto tale all’interno della V Commissione.

Ha iniziato il dibattito l’assessore all’Istruzione, Maria Grazia Pellerino, che ha definito una “non-notizia” la questione-grembiulini, in quanto “già oggi infatti nel 25% delle scuole non si usa più da anni”. Su questo punto sono arrivate le puntualizzazioni di Viale, Pd (“I giornalisti la notizia l’hanno data, vengano smentiti se non era vera”) e Carbonero, Lega Nord (“Se sono già il 25% le scuole dove i bambini non indossano i grembiuli, perché dare indicazioni di non metterlo?”).

In molti hanno visto nel “no” al grembiule una “demonizzazione di ogni divisa che affonda le sue radici nel ’68”, come Marrone (FdI) e Bertola (M5S). Contrari alla novità anche Tronzano, Pdl, per ragioni pratiche (“Le nostre pedagoghe vanno contro quello il buon senso delle mamme che, per esempio, fanno indossare i grembiuli anche per evitare di sporcare i vestiti”) e molti altri per motivazioni di ordine sociale, come Ambrogio, FdI (“Nella società dei consumi si evitino nelle scuole sfilate di moda”) o Cervetti, Moderati (“Da un’assessore di estrazione comunista non mi sarei aspettata un invito alla gara di eleganza classista”).

Apertamente favorevole all’abolizione il solo Trombotto (Pd), ultimo entrato in Sala Rossa in sostituzione di Grimaldi, mentre da più parti si sollecita il Consiglio a occuparsi di questioni di più stringente urgenza, anche sulle scuole, come Michele Curto (Sel) che ricorda il recente crollo all’interno di un istituto elementare di via Mercadante.
Comunque l’assessore Pellerino lascia un punto interrogativo sulla vicenda con la sua conclusione: “E comunque non è stato introdotto alcun obbligo di non utilizzarlo più: i genitori che vorranno potranno continuare a farlo indossare ai propri figli”. La discussione non è conclusa.

 

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