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Per l’Inps è morto da 16 anni, ma il “fu Mattia Pascal” è vivo e vegeto e passa due mesi a dimostrarlo all’ente

Redazione Quotidiano Piemontese

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inpsQuarant’anni e non sentirli. Letteralmente, almeno per l’Inps visto che, dai dati amministrativi, risulta che un vivissimo contribuente, prossimo al suo 40esimo compleanno, sia morto da un pezzo. Precisamente da ottobre 1998. Il redivivo è un uomo mantovano, diplomato al conservatorio di Torino, città in cui ha vissuto a lungo. Si è accorto del disguido quando i suoi fratelli, di cui è legale tutore, non hanno più ricevuto le pensioni di invalidità con gravi disagi e problemi economici per tutta la famiglia. Tra carte bollate, telefonate, accertamenti vari, dopo due mesi a dimostrare di non essere il fu Mattia Pascal, ha ottenuto il riconoscimento della vita e, finalmente anche per l’Inps è vivo e vegeto.

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