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Ambiente

Alice Cavallera e Alberto Pacellini pronti all’impresa: scalare la vetta del Cho Oyu, sesto ‘8000’ del mondo, e scendere (forse) con gli sci

Redazione Quotidiano Piemontese

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Cavallera - Pacellini - BonaitiÈ pronta a partire la spedizione che porterà i due cuneesi Alice Cavallera e Alberto Pacellini e il padovano Nicola Bonaiti sulla vetta del Cho Oyu, che grazie ai suoi 8.201 metri è la sesta montagna più alta del mondo. Una cima che è stata scalata per la prima volta nel 1954, che sorge al confine tra Nepal e Tibet, nella catena Himalayana. Il suo nome significa ‘Dea Turchese’. I tre alpinisti arriveranno a Kathmandu, la capitale del Nepal, il 30 agosto e dopo qualche giorno, necessario per le varie formalità burocratiche, cominceranno l’avvicinamento alla montagna. Affronteranno la prima parte del tragitto in pullman e jeep passando per le città di Zhangmu, Naylam e Tingri. Da lì inizieranno una serie di trekking che si concluderanno il 12 settembre, con l’arrivo al campo base del Cho Oyu, a 5700 metri. A quel punto comincerà l’ascensione, che prevede di allestire tre campi d’alta quota (rispettivamente a 6400, a 6800 e a 7400 metri) per raggiungere gli 8201 metri della vetta.
Giunti al campo base, i tre alpinisti avranno diverse settimane a disposizione per acclimatarsi (ossia per abituare il loro corpo all’alta quota) e per salire in cima, senza il supporto di guide né di bombole d’ossigeno. Durante le prime salite, necessarie ad allestire i campi d’alta quota, Alberto Pacellini e Alice Cavallera valuteranno se affrontare la discesa dalla cima con gli sci.
L’arrivo in vetta dei tre scalatori è atteso per la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Molto dipenderà dal meteo, ma anche dalle loro condizioni fisiche. Il Cho Oyu possiede tutte le difficoltà tipiche di un ‘ottomila’, con il corpo che è costretto a lavorare sotto sforzo in condizioni critiche, con temperature che possono arrivare anche a 30 gradi sotto zero e con la grande carenza di ossigeno che caratterizza le quote così elevate.
I tre alpinisti si sono preparati a fondo per questa avventura, resa possibile anche grazie a diversi sponsor: Bottero Ski, Fonex, 3Mastudio, Namasté, Ravaschietto Sport, Nikon e Cavallera Costruzioni Edili.
È possibile seguire giorno per giorno la loro spedizione attraverso il sito www.23gradinord.com o la pagina Facebook www.facebook.com/23gradinord

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