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A Novara la polizia locale è sul piede di guerra

Redazione Quotidiano Piemontese

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poliziaPronti a far valere le loro opinioni e i propri diritti manifestando contro lo stato in cui versa la polizia locale. Quaranta poliziotti del settore viabilità hanno presentato una lettera aperta ad Andrea Ballarè, sindaco di Novara, informandolo del modo in cui sono costretti a lavorare: poche radio a disposizione, auto con sirene e lampeggianti desuete, corsi di aggiornamento da frequentare durante le  ferie, scarse risorse per migliorare la situazione lavorativa e l’attrezzatura dei militari. Insomma, gli agenti sono sul piede di guerra. Ballarè, rappresentante all’Anci, associazione nazionale Comuni d’Italia, preso atto della missiva, sostenuta dai sindacati, ammette che il problema è ben noto. Il sindaco sostiene che il problema risale alle precedenti giunte e che ora, a seguito del suo insediamento sono arrivati anche automezzi nuovi per l’Arma e che entro la fine dell’anno, quando scadono alcune posizioni dirigenziali nell’organigramma dell’Amministrazione, si possono riorganizzare i ruoli della polizia locale. Per ora, quindi una sorta di rinvio della risoluzione del problema. Situazione complicata per tutti, secondo il sindaco che, in mancanza di risorse comunali, fa fronte con quelle personali come pc e telefono privato.

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