Via della Casa Comunale n°1 – in scena la storia di un uomo e della sua chiocciola mobile

E’ andato in scena ieri sera al Molo di Lilith, a Torino, un curioso ed affascinante esperimento teatrale. La casa di Gionni ha trasformato infatti in un potente monologo (o quasi) teatrale i tre libri di Stefano Bruccoleri, per sua stessa ammissione barbone digitale. La casa di Gionni si occupa di teatro civile, porta cioè su un palcoscenico storie che abbiano un messaggio da consegnare allo spettatore e soprattutto sul palco ci manda i protagonisti delle loro storie. Così al Molo di Lilith sul palco c’era proprio Stefano Bruccoleri, che ha dimostrato una devastante esorprendente forza teatrale, con dei tempi da palcoscenico notevoli per una persona che per la prima volta nella sua vita si è affacciata da dietro un sipario. E con lui c’era Francesca Pecora, ad introdurre il monologo. Ed anche lei non è un’attrice, ma è l’educatrice che ha seguito Stefano nel suo percorso. Percorso invero non facile. Prima, nel 2004, lo sfratto esecutivo che lo lascia da un giorno all’altro senza casa e senza laboratorio (il suo lavoro), quindi la vita nei dormitori di Torino, i problemi con l’acool, i servizi sociali. I contatti con un mondo che non conosceva e nel quale si è trovato immerso suo malgrado. Poi la scelta di raccontare il tutto in un blog e diventare quindi il primo barbone online della storia d’Italia. Poi ancora la scelta di caricare tutte le sue (poche) cose su una bicicletta e partire. 27 mila chilometri in giro per l’Italia in sette anni. Il ritorno a Torino, i libri sulla sua storia e poi la nuova avventura. Una tenda in un parco a Venaria e i rapporti sempre più stretti con gli abitanti della zona, fino alla realizzazione della chiocciola gialla che vedete qui sotto, la sua nuova casa trasportabile.

Tutto raccontato dalla sua sorprendente presenza scenica e guidato dalla regia di Giorgio Mignemi.
Lo spettacolo si chiama “Via della Casa Comunale n°1”, che è il titolo dell’ultimo libro di Stefano Bruccoleri.
Sulla pagina facebook de La casa di Gionni potete seguire il progetto.

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