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Telis, 210 lavoratori a forte rischio a Scarmagno Rotosud, speranze e buone nuove per 240 operai

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incendio telis - ex olivetti, 2013 - scarmagnoUna giornata più che intensa, quella vissuta oggi dall’Assessore al Lavoro per la Regione Piemonte, Gianna Pentenero, che ha presenziato a due importanti vertenze sindacali. Primo oggetto di discussione, la Telis. L’azienda di Scarmagno, nota per essere entrata in crisi non tanto per la recessione quanto a causa di una singola calamità (l’incendio che la distrusse in buona parte nel 2013, nella foto), ha recentemente perso anche la gestione del magazzino Olivetti, passata in mano a un consorzio di cooperative che si sarebbero dette disponibile ad accogliere 40 lavoratori in uscita da Telis; ma che ne sarà – han ribattuto i sindacati – dell’intera massa di ben 210 persone già oggi messe in cassa integrazione? La situazione a Scarmagno è grave, e Pentenero con le rsu chiederà un tavolo di lavoro presso il Ministero dell’Economia per trovare una via d’uscita.

L’assessore è poi passata a occuparsi di Rotosud, con i suoi 270 dipendenti a rischio. Negli uffici di via Magenta, però, i vertici dell’azienda hanno oggi firmato l’accordo – raggiunto poche ore prima – per la continuazione dell’attività lavorativa. Lo stabilimento di Moncalieri continuerà a stampare gli elenchi telefonici per conto di Seat PG, e inoltre si occuperà di logistica e magazzino per un nuovo store Dmail di prossima apertura; inoltre, l’azienda si è anche impegnata a evolversi tecnicamente per tentare di crescere, sperimentando la stampa digitale e provando nuovi macchinari. Pentenero si è detta soddisfatta del risultato raggiunto sul versante occupazionale per quanto concerne questa importante realtà della cintura sud di Torino.

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