Seguici su

Cronaca

Frugava nella posta per i detenuti in cerca di soldi, a processo per peculato secondino di Saluzzo

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Busta-SoldiIl peculato è il reato per cui “il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria”. Ne è colpevole, secondo la procura, Massimo Concu, assistente capo della polizia penitenziaria presso il carcere di Saluzzo, accusato di aver rubato il denaro che i parenti dei detenuti inviavano loro via posta. Pur non avendo il compito di controllare la corrispondenza in arrivo, Concu se la faceva consegnare dai suoi sottoposti prima che venisse distribuita. “Si chiudeva in uno stanzino e riportava sempre qualche busta in meno rispetto a ciò che il plico conteneva in origine” hanno testimoniato tre colleghi riferendosi a fatti del 2012. Cinque carcerati si sono costituiti parte civile nel processo per peculato, essendosi accorti del mancato recapito di alcune buste contenenti soldi: in un paio di esse vi erano fino a 200 euro.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese