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Mercoledì 17 dicembre è attesa la sentenza per i Notav accusati di terrorismo

Redazione Quotidiano Piemontese

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manifestazione notav torino 10 maggio 2014 - 2Mercoledì 17 dicembre è attesa la sentenza della Corte d’Assise di Torino nei confronti di Nicolò Blasi, Claudio Alberto, Matia Zanotti e Chiara Zenobi i quattro NoTav arrestati il 9 dicembre 2013 con l’accusa di terrorismo per aver partecipato all’assalto notturno del cantiere della Tav di Chiomonte nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013.  La sentenza verrà pronunciata nell’aula bunker del carcere delle Vallette di Torino, dove si sono tenute tutte le udienze del processo. La diretta Liveblog del pronunciamento della sentenza

Il Movimento No Tav si è mobilitato per il giorno della sentenza ed ha organizzato due presidi: il primo direttamente nell’aula bunker e il secondo dalle 17.30 in piazza del mercato a Bussoleno. Il movimento scrive sul sito Notav.info

Domani è attesa la sentenza per Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò in carcere da oltre un anno con l’accusa di terrorismo già smentita dalla cassazione nel giugno scorso, ma vero fiore all’occhiello della crociata della procura di Torino contro il movimento notav, tant’è che è stata riproposta nei confronti di Lucio, Graziano e Francesco, anch’essi in carcere dall’11 luglio di quest’anno.

Domani il tribunale e la giuria popolare avranno una grande responsabilità, ovvero quella di seguire o meno i diktat dei pm con l’elmetto che hanno portato avanti questo processo, e gli altri in corso, con il sangue agli occhi, tentando di applicare ai notav ogni tipo di capo d’accusa, il più estremo possibile, e questo per terrorismo ne è l’esempio.

Da parte della procura si vuole l’esemplarità, tant’è che riproporre lo stesso capo d’accusa nei confronti di Lucio, Graziano e Francesco la dice lunga sulle intenzioni di un accusa palesemente dopata.

In tutti questi mesi sono state moltissime le iniziative e le attestazioni di solidarietà ai quattro ragazzi e al movimento notav anche da persone non appartenenti direttamente ai movimenti di lotta, a dimostrazione di come questa sia una vera e propria ingiustizia, utile solo a fiaccare, o meglio a distruggere, il movimento notav, visto che con gli altri strumenti non ci si è mai riuscito.

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