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Phishing ai danni di un impiegato comunale albese. L’hacker ha fatto shopping ad Asti e Torino grazie ad una semplice mail

Redazione Quotidiano Piemontese

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foto cc alba che esaminano documenti sequestratiAncora un caso di phishing, reato dell’era informatica tramite il quale un hacker ruba l’identità altrui. Ad occuparsene sono i carabinieri di Alba mentre la vittima è un 35enne impiegato presso l’ufficio comunale albese il quale, nei giorni scorsi, ha abboccato all’amo teso da un truffatore esperto della Rete. L’albese ha risposto ad una mail inviando i propri dati personali insieme al numero del suo conto corrente e carta postpay. Una volta caduta in trappola la vittima, l’hacker ha avuto gioco facile perché con tali informazioni ha potuto prelevare ed eseguire acquisti a piacimento senza alcun problema nell’immediato. L’impiegato si è poi accorto doi un prelievo non effettuato personalmente di 2 mila euro dalla sua carta ma ormai solo a distanza di diversi giorni. Ha bloccato la postpay e si è recato in caserma per denunciare i fatti. Iniziate le indagini, i militari sono risaliti all’identità del truffatore, grazie ad un esame meticoloso delle tracce telematiche da lui lasciate per prelevare indebitamente il danaro con cui ha fatto shopping acquistando vestiti e altri articoli, sia nell’astigiano, sia nel torinese. Si tratta di un pregiudicato 43enne di Torino, che però lavora come autotrasportatore in provincia di Asti. E’ stato denunciato alla procura della Repubblica di Alba per i reati di frode informatica e falso. I carabinieri consigliano, onde evitare di diventare vittime di tali raggiri telematici, di diffidare di mail o altre comunicazioni che giungono da uffici postali, bancari o altre istituzioni che richiedono dati sensibili, codici o altro e nel caso avvisare le forze dell’Ordine.

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