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Gli occupanti dello Spazio Popolare Neruda in Via Bardonecchia 151 chiedono una soluzione abitativa al Comune di Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Continuano le azioni degli ex occupanti dello Spazio Popolare Neruda, le 30 famiglie che dopo aver occupato dal 21 giugno quella che era la sede dello Csea Mario Enrico in via Bardonecchia 151 a Torino sono stati sgomberati dalle forze dell’ordine. Dopo essersi insediati con delle tende sotto il comune di Torino sono stati ascoltati dal vicesindaco Elide Tisi. La richiesta delle famiglie dello Spazio Neruda sono di soluzioni abitative definitive e non temporanee.

Le 30 famiglie che hanno occupato lo stabile di via Bardonecchia 151, noto come ex Mario Enrico, uno degli oltre 50mila edifici e case abbandonate a Torino. Si tratta di famiglie strozzate tra gli affitti sempre più alti, la perdita del lavoro e tasse e bollette che aumentano. A Torino solo nel 2014 sono state sfrattate oltre 4500 famiglie
La storia dell’edificio occupato è emblematica: di proprietà comunale dal 1958, affidato al Consorzio per lo Sviluppo dell’Elettronica e dell’Automazione il cosiddetto CSEA a cui il Comune di Torino affidava la gestione dei propri centri di formazione professionale. Fallito il consorzio nel 2012, l’anno successivo il Comune lo vende all’attuale proprietà: la Cassa Depositi e Prestiti, società per
azioni finanziaria partecipata dallo Stato all’80%, che probabilmente intende a sua volta venderlo a qualche grossa agenzia immobiliare o a qualche impresa per costruire altre case probabilmente vuote.

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