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Cronaca

Tragedia del lavoro a Carmagnola, un bracciante agricolo muore per infarto

Redazione ef

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Tragedia del lavoro nero a due passi da casa nostra. Le indagini portano a pensare che la morte di Ioan Puscasu, bracciante agricolo rumeno di 47 anni, sia avvenuta in circostanze ben tristi. L’uomo, morto per un presunto infarto a Carmagnola il 17 luglio scorso, era stato trovato dai carabinieri nei pressi del suo alloggio a seguito di una segnalazione. Invece, da quanto emerge dalle indagini l’imprenditore presso cui lavorava in nero per pochi euro l’ora, senza tutele nè garanzie, l’avrebbe trovato nei pressi delle sue serre e lo avrebbe spostato e pulito per nascondere la situazione di sfruttamento disumano in cui viveva il poveretto. Al momento il fascicolo è nelle mani della Procura di Asti e lo Spresal sta conducendo ispezioni sulle condizioni di lavoro nelle serre. Questa tragedia ha fatto emergere una volta di più la situazione dei braccianti agricoli, soprattutto stranieri, che in Puglia ha già portato alla morte di tre extracomunitari, e che è stata commentata sia della Flai Cgil e di Confagricoltura, unanimi nel condannare il lavoro nero e lo sfruttamento della manodopera in campo agricolo, una situazione che sembrerebbe molto diffusa soprattutto nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria e che occorre combattere con trasparenza e legalità.

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