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Cronaca

Morte dell’uomo che ha bevuto candeggina all’ospizio: si indaga per omicidio

Redazione Quotidiano Piemontese

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Emiliano Gaudio, 78 anni, malato di Alzheimer, è morto lo scorso sabato dopo aver bevuto candeggina al posto dell’acqua e dopo aver patito atroci sofferenze, con la trachea perforata, per le conseguenze della corrosione provocata dall’acido. E’ successo alla residenza per anziani Anni Azzurri di Volpiano in cui era ricoverato. Ora, un’inchiesta della procura di Ivrea dovrà accertare se vi siano delle responsabilità penali. I familiari del paziente si sono rivolti agli avvocati Renato e Ludovica Ambrosio, esperti in risarcimenti del danno, per un’assistenza legale civilistica e per vedere riconosciuti i loro diritti.

La bottiglia dalla quale l’uomo ha bevuto sarebbe stata presa dal carrello dell’addetta alle pulizie. La vicenza è ancora da chiarire nei sui dettagli e dalla direzione dell’ospizio dichiarano di aver agito con la massima correttezza e di non essere responsabili di quanto accaduto. La Procura però, intanto ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti. Sembrerebbe che l’addetta alle pulizie si sia accorta subito della mancanza di un flacone di candeggina dal carrello, ritrovata poco dopo. Avrebbe allertato i sanitari che avrebbero dato l’indicazione di far bere del latte freddo.

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