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Il canone Rai in bolletta, ecco le novità

Redazione ef

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E’ il possesso di almeno un televisore la discriminante che definisce l’obbligo di pagare il canone Rai. E siccome secondo l’Istat il 97 per cento degli italiani possiede un televisore, ecco che il gioco è fatto.
Per i contratti domestici, il governo ha deciso che chi ha un televisore ha presumibilmente un contratto con un fornitore di energia, sarà quindi comodo per lui trovare la cifra da pagare direttamente in bolletta in sei rate bimestrali da 16,66 euro per un totale di 100 euro. Tanto comodo che anche quel 27 per cento di possessori di televisore che oggi evadono il canone saranno portati a pagarlo, portando nelle casse dello stato tutti insieme 2,5 miliardi di euro.
Che cosa succederà per le seconde case? Il canone sarà legato alla residenza, indipendentemente che chi abita sia inquilino o proprietario, quindi niente canone per le seconde case.
Se una persona ha più bollette intestate presso la stessa residenza oppure se ha contratti per edifici che non abita, tipo un garage? Si dovrà compilare un bollettino postale con la sola cifra dell’energia elettrica calcolata sottraendo dal totale il costo del canone Rai e inviare una comunicazione al fornitore di energia elettrica indicando che il canone non è dovuto.
Se si guardano la tv su smartphone e tablet non occorre pagare. Occorre dimostrare che non si possiede un televisore e che le trasmissioni si guardano in streaming,
Chi prova a fare il furbo per evitare il canone rischia multe salate: si parla (ma la cifra non è confermata) di 500 euro di multa. Ai morosi che non pagano il canone, non sarà però staccata la corrente elettrica. Sono esentati gli ultra settantenni.

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