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Alessandria

Indagine di Guariniello sull’olio extravergine, nei guai 7 grossi marchi italiani

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sta per scoppiare un nuovo caso di frode alimentare di dimensioni clamorose. Al centro dell’inchiesta aperta dal procuratore Raffaele Guariniello ci sono questa volta i grossi marchi dell’olio italiano. L’inchiesta è partita da un’inchiesta del mensile dei consumatori “Il Test” e Guariniello ha fatto verificare nei centri della grande distribuzione.

Sono sotto indagine sette grandi marchi italiani. Carapelli, Santa Sabina, Bertolli gentile, Coricelli, Sasso, Primadonna (confezionato per la Lidl) e Antica Badia (per Eurospin). Alcuni dei loro olii non sarebbero extravergine d’oliva ma semplice olio vergine d’oliva, ottenuti quindi con una diversa lavorazione e meno pregiati (e costosi). Si tratta di olii prodotti in Toscana, Abruzzo e Liguria.

Questa la differenza tra i due tipi di olio.

L’extravergine d’oliva è “olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 0,8 g per 100 g e aventi le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria;

Il vergine d’oliva è “olio d’oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici”. Olio di oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 2 g per 100 g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria;

Aggiornamento mercoledì 11: potrebbe allargarsi l’inchiesta sull’olio extravergine d’oliva.

Approfondimento: perchè la frode era già nota nel 2014.

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