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Forfait della Boldrini all’inaugurazione dell’anno accademico, incontro rimandato a gennaio

Redazione Quotidiano Piemontese

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“Un’improvvisa indisposizione non le ha permesso di essere con noi”. Così il rettore Gianmaria Ajani ha spiegato l’assenza del presidente della Camera, Laura Boldrini, alla inaugurazione dell’anno accademico.L’incontro con l’ospite più atteso, però, non è saltato del tutto. La Boldrini, infatti, sarà a Torino a gennaio. Dispiaciuto della sua assenza, il rettore Ajani: “Se fosse venuta le avrei detto che l’università pubblica ha bisogno di molta più attenzione da parte della politica. Il taglio delle risorse è stato miope. Serve inoltre una semplificazione normativa che ci metta nelle condizioni di essere al passo coi tempi in un contesto che ci chiede di essere rapidi e competitivi”.

Durante la cerimonia, tenutasi nell’aula magna della Cavallerizza Reale, il rettore Ajani si è rivolto alle istituzioni (presenti all’incontro il sindaco Piero Fassino, assessori comunali, regionali e diversi parlamentari piemontesi) togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, mostrando il suo disappunto sulla svalutazione delle università:  “Non possiamo tacere sulla costante erosione dell’articolo 34 della Costituzione, sulla continua e incoerente produzione normativa che parifica l’Università a una qualsiasi pubblica amministrazione, chiedendo al contempo competitività e rapidità di reazione alle sfide del contemporaneo. Da un lato perdiamo autonomia e dall’altro il personale tecnico e amministrativo aspetta da tempo un riconoscimento economico adeguato”.

Non sono mancate poi le polemiche: alcuni ricercatori, infatti, hanno lamentato il fatto di non aver ottenuto l’accredito per entrare alla sala della Cavallerizza.

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