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Comincia nel cuneese la sperimentazione dell’infermiere di famiglia

Redazione Quotidiano Piemontese

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Nella seconda metà di febbraio comincerà in alcune zone del cuneese (Val Maira e Val Grana) la sperimentazione dell’infermiere di famiglia e di comunità. Il nuovo soggetto dovrà aiutare gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nella promozione dell’inclusione sociale, nella prevenzione degli incidenti domestici, nell’assistenza nelle terapie, nel monitoraggio dei vari indicatori di salute, come ad esempio la glicemia. Il budget complessivo disponibile è di 2 milioni di euro.

Si tratta di un progetto europeo vinto dalla Regione Piemonte all’interno del programma Spazio Alpino.

Tutti gli anziani over 65 anni residenti, sia quelli con patologie o non autonomi, sia quelli in salute, vengono assegnati ad un infermiere di famiglia e comunità. Il numero verrà concordato in base alle peculiarità del territorio (dispersione, isolamento, viabilità) e alle attività che si deciderà di effettuare ma non sarà superiore a 500. L’infermiere effettuerà una valutazione complessiva dei bisogni di ogni singolo assistito, mediante una check-list standard, in collaborazione con il medico di famiglia e, se presenti, uno o più famigliari. La periodicità delle visite a domicilio sarà stabilita in base alle necessità.

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