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Cultura

Esposta permanentemente a Torino la Quadreria di San Paolo

Redazione Quotidiano Piemontese

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Diventa visibile al pubblico il ciclo pittorico dedicato alla vita di San Paolo di propietà di Intesa Sanpaolo. La “quadreria” è stata data in comodato alla Compagnia di San Paolo che a partire dalle ore 10.00 di venerdì 30 gennaio 2016, la esporrà in maniera permanente presso l’Educatorio “Duchessa Isabella” in piazza Bernini 5 a Torino.

Per visitare l’esposizione sabato 30 è necessario prenotare telefonando al numero 011/5629708 o tramite email all’indirizzo compagniadisanpaolo@compagniadisanpaolo.it. Per prenotazioni in date successive al 30 gennaio, scrivere invece all’indirizzo email: quadreria@csp-st.it.

Il ciclo pittorico dedicato alla vita di san Paolo venne commissionato nel 1663, su progetto iconografico di Emanuele Tesauro, in occasione del centenario della Compagnia.

Si tratta non solo di una delle più prestigiose imprese pittoriche del barocco piemontese, ma anche di uno dei più rilevanti cicli secenteschi interamente dedicati a san Paolo Apostolo. Per tale grandioso progetto furono chiamati i pittori di maggior successo sulla scena torinese: il lorenese Charles Dauphin, tra gli artisti più accreditati a corte, i piemontesi Giovanni Bartolomeo Caravoglia, confratello sanpaolino, autore di ben sette quadri per l’Oratorio (di cui due oggi dispersi) e Giovanni Francesco Sacchetti. Non mancarono tempestivi aggiornamenti sulle novità pittoriche rappresentate dal genovese Pietro Paolo Raggi e dal trentino Andrea Pozzo (autore di un’opera aggiunta nel 1689, a ciclo ultimato, oggi perduta). Nel 1686 la Compagnia decise di ornare ogni tela con lo stemma del rispettivo confratello committente. Nello stesso periodo furono anche ridipinte in eleganti cartigli, alla base dei dipinti, le iscrizioni di Tesauro. Le grandi tele furono inizialmente collocate nell’antico Oratorio per il culto privato della Compagnia di San Paolo, sorto a Torino nel 1578 nell’isolato della chiesa dei Santi Martiri, che era ornato dalla pala d’altare tardomanierista raffigurante la Conversione di san Paolo (1580) del faentino Alessandro Ardente. Ciascuno dei dipinti era commentato da un’iscrizione; immagini e parole narravano la storia del santo, dalla conversione al martirio, in un racconto coinvolgente e teatrale che celebrava anche le attività della Compagnia.

Nel 1703 il ciclo pittorico fu trasferito nel nuovo Oratorio in via Monte di Pietà con un allestimento che mirava a evidenziare l’importanza delle famiglie committenti delle opere piuttosto che la coerenza cronologica delle storie di san Paolo. Dopo la chiusura dell’Oratorio nel 1876, il ciclo pittorico fu depositato nell’Arcivescovado di Torino. Nei decenni successivi scomparvero tre dipinti. Nel 1963 l’Istituto Bancario San Paolo di Torino, oggi Intesa Sanpaolo, acquistò i dipinti restanti che, in seguito, furono collocati nelle sedi torinesi di piazza San Carlo e di via Monte di Il ciclo dell’Oratorio fornisce un’eccezionale panoramica sui protagonisti del Barocco piemontese del secondo Seicento. Quasi tutti erano membri della Compagnia di San Luca, associazione professionale degli artisti torinesi nata nel 1652. Alcuni, come Dauphin e Caravoglia, lavorarono nei maggiori cantieri sabaudi del tempo, dal Palazzo Reale al Palazzo di Città, alla

Tra il 2010 e il 2012, su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il ciclo è stato oggetto di un accurato restauro realizzato nei laboratori della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale.

Grazie a questo intervento, le opere sono state nuovamente riunite dopo oltre un secolo e sono state studiate da un’équipe composta da restauratori, diagnosti e storici dell’arte, che hanno potuto raccogliere dati utili sulle tecniche esecutive e sulla storia conservativa del ciclo pittorico, poi pubblicati in un volume edito da Allemandi.

A restauro concluso, dal 2013 al 2015, i dipinti sono stati esposti nella Cappella di Sant’Uberto della Reggia di Venaria Reale. Concessi in comodato alla Compagnia da Intesa Sanpaolo, da venerdì essi sono fruibili presso l’Educatorio “Duchessa Isabella”, l’edificio dell’Ente Opere Pie di San Paolo dedicato all’educazione, costruito tra il 1890 e il 1893 su progetto dell’ingegnere Giuseppe Davicini (1851-1892).

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