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Grazie a I Love Toret le fontanelle di Torino hanno imparato a parlare

Redazione Quotidiano Piemontese

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Probabilmente conoscete I Love Toret, di cui vi abbiamo parlato in alcune occasioni, sito e poi app che localizza i toret, le storiche fontanelle torinesi e che permette anche di adottarle. Ora c’è una novità importante.

Dal 26 gennaio i Toret potranno parlare, raccontare storie, rivelare interessanti curiosità. Saranno dotati della tecnologia iBeacon, che permetterà di far diventare ogni fontana un distributore di contenuti multimediali, un “hot spot” per veicolare, in forma gratuita e non invasiva, dei contenuti geolocalizzati e personalizzati in base alle persone che gli si avvicineranno.

Grazie a questo progetto, sviluppato in collaborazione con Città di Torino, Smat e con il supporto progettuale e tecnologico di WEDOO, passeggiando tra le vie di Torino sarà possibile ricevere informazioni sul vostro smartphone o tablet semplicemente avvicinandosi alle fontanelle. Le informazioni andranno dalla storia del quartiere a quella dei monumenti più significativi della zona; dai dati sulla qualità dell’acqua emessa dalla fontanella a iniziative di carattere culturale presenti nel circondario. L’unica cosa che vi servirà sarà tener acceso il bluetooth e possedere l’app ilovetoret, scaricabile gratuitamente dagli store.

Per i prossimi sei mesi le tecnologie iBeacon saranno installate in sei Toret situati nelle zone centrali e più simboliche della città: Piazza Castello, Piazza San Carlo, Porta Susa, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Bernini e nella sede dello store di I Love Toret, con l’obiettivo di estendere la rete a tutti gli altri oltre ottocento presenti sul territorio.

ostra città che si inserisce a pieno titolo nel progetto Torino Smart City – spiega l’Assessore all’Innovazione e all’Ambiente della Città di Torino Enzo Lavolta – Trasformare i toret in antenne per la comunicazione della città è una soluzione intelligente di aprire le porte alla conoscenza del territorio, una concreta applicazione di quell’internet delle cose che auspichiamo possa essere presto estesa e implementata sull’intero territorio cittadino”.

Torino è l’unica città al mondo ad avere una rete così estesa di fontane pubbliche altamente riconoscibili e iconiche e questo progetto la pone nuovamente all’avanguardia in Europa dal momento che è tra le prime città a dotarsi di una sperimentazione di marketing territoriale e turistico di questo genere.

“I 719 toret, ben inseriti nel contesto urbano – commenta Paolo Romano, Amministratore delegato SMAT – sono oggetto di una manutenzione programmata: dalla verifica del loro funzionamento, la pulizia, l’adozione di sistemi di protezione in caso di abbassamento delle temperature, la riverniciatura fino al restauro conservativo. Per segnalare all’azienda eventuali anomalie su ognuno di essi è collocata una piastra che riporta il numero della fontanella ed il numero verde SMAT. Oggi, in virtù di questa nuova tecnologia – prosegue Paolo Romano – il toret oltre a erogare acqua fresca diventa anche uno strumento innovativo di comunicazione attraverso il quale veicolare informazioni utili ai nostri utenti: dalla qualità dell’acqua alle informazioni di servizio.”

Gli addetti ai lavori la chiamano “Internet of things”, ovvero “Internet delle Cose”. Un insieme di tecnologie e di applicazioni che permettono agli oggetti che ci circondano di diventare facilmente riconoscibili ed “intelligenti”: possono comunicare dati su se stessi, accedere a informazioni contenute in altri oggetti, prodotte dall’ambiente che li circonda o dall’interazione con gli utenti. Il tutto, sempre più spesso, in mobilità, con l’impiego di App utilizzabili su smartphone e tablet.

“Quando nel 2012 abbiamo deciso di creare l’associazione I Love Toret, il primo progetto per valorizzare, preservare la storia, il prestigio delle tipiche fontanelle torinesi, avevamo già in mente che la app dovesse diventare un punto di riferimento per i cittadini che amano il loro territorio e che sono legati affettivamente alle storiche fontane verdi” – dichiara Mauro Allietta, presidente della’Associazione I Love Toret e continua: “Ora, grazie alla collaborazione con WEDOO e gli altri partner, abbiamo la possibilità di dare voce ai toret e di creare qualcosa che nessuna città può vantare, anche dal punto di vista dei servizi innovativi, un sogno che sta prendendo ancora più forma: un toret anche tecnologico sempre più simbolo di questa città”.

Sul sito i dettagli e la mappa dei toret.

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