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Cronaca

Inchiesta sullo sgombero progressivo del campo nomadi di lungo Stura Lazio a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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Indagini sull’appalto assegnato nel 2013 dal Comune di Torino per lo sgombero progressivo del campo rom di lungo Stura Lazio. Nel mirino, ci sarebbero le associazioni che insieme hanno vinto l’appalto “La città possibile”, bandito nel 2013 dall’amministrazione torinese: la cooperativa Valdocco, l’associazione Terra del Fuoco, l’Aizo, Stranaidea, Liberi tutti e la Croce rossa italiana. I nomadi sgomberati dal grande campo abusivo sarebbero stati sistemati in case senza requisiti di abitabilità. I reati ipotizzati sarebbero turbativa d’asta e abuso edilizio. Al momento, come riportato da altri organi di informazione, tra gli indagati, risulterebbero i presidenti delle associazioni Valdocco, Paolo Petrucci, e di Terra del Fuoco, Oliviero Alotto. L’inchiesta nasce da un esposto presentato dal consigliere comunale di Fdi, Maurizio Marrone. “Se davvero dal mio esposto sono partite perquisizioni e avvisi di garanzia per turbativa d’asta e abusi edilizi significa che anche la Procura e la Guardia di Finanza sospettano che dietro l’appalto rom ci sia un business torbido per il solito circuito di cooperative e associazioni bianche e rosse” ha dichiarato il Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino

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