Seguici su

Cronaca

Carnevale alpino di Valdieri: da una tradizione antichissima ecco l’orso di paglia di segale

Franco Borgogno

Pubblicato

il

L’edizione 2016 del Carnevale alpino di Valdieri coincide con il giorno della festa di San Valentino. Chissà se il temibile orso di paglia di segale, protagonista indiscusso della manifestazione folcloristica, troverà una compagna capace da calmarne i bollenti spiriti?
Il pubblico potrà scoprirlo domenica 14 febbraio partecipando all’evento che – dalla riscoperta di questa antichissima tradizione – desta interesse e curiosità crescente nel pubblico. A questo link potete trovare il programma completo della manifestazione!
L’iniziativa è a cura dell’Ecomuseo della Segale e del Comune di Valdieri con la collaborazione dell’associazione Ma.n.i.a. e della comunità locale che, dal 2004, hanno riproposto la tradizionale rappresentazione di cui si sono perse le tracce da quasi mezzo secolo. Poi, il caso – un anziano di paese che durante una ricerca sulle tradizioni popolari ne fa cenno a uno dei collaboratori dell’Ecomuseo della Segale – ha fatto sì che l’orso, l’uars nel dialetto locale, tornasse ad animare le feste della Valle Gesso.
L’orso è la maschera zoomorfa – con sembianze animali – più diffusa in Europa con presenze dalla Romania ai Pirenei passando per le Alpi. Sabato 13, alle 21, presso la sede del Parco, la fotografa francese Rozen Leboucher parlerà dell’antica ‘Festa dell’Orso–El dia de lòs’ che si svolge nei Pirenei francesi. La maschera dell’orso è legata a quell’uomo selvatico, figura in parte bestia in parte uomo, conoscitore dei ritmi della natura, dei saperi e dei segreti relativi i cicli produttivi. Il plantigrado è simbolo della forza fisica e sessuale e la sua cattura ha il significato di appropriazione di queste prerogative. Nel carnevale di Valdieri l’orso di paglia di segale irrompe, verso le 14, nella piazza festosa. Un domatore e i suoi aiutanti lo inseguono, mentre scappa tra la folla. Dopo rocambolesche fughe e sceneggiate l’orso sarà finalmente catturato e domato. A questo punto inizia a ballare con il pubblico: una danza propiziatrice del trionfo della dolce primavera sul tempo invernale, della vittoria del bene sul male. L’orso in catene sarà condotto nel centro storico: la sfilata, accompagnata dalle note dei semitun (fisarmonica tradizionale), suonati dai Jouvarmoni attraverserà il paese fino alla cappella di san Giuseppe per far festa con I Ciantùr d’Vudìer. Ma l’orso non è l’unico personaggio del carnevale di Valdieri perché ad accompagnarlo ci sono i Frà che declamano a gran voce le Epistule, scherzose prese in giro rivolte agli abitanti dei paesi e delle frazioni dei dintorni e delle valli vicine: …I litigaire d’Entraighe ( I litigiosi entracquesi), i scarsabraset ‘d zartet (I braghe rotte di Desertetto); i grusier ‘d Blangier (i grossolani di Sant’Anna)… Altra maschera tipica è quella dei Perulìer, personaggio con la faccia sporca di fuliggine che fanno un gran baccano con vecchie pentole e campanacci.
Il corteo da San Giuseppe tornerà in piazza per continuare la festa con musica, canti, giochi, la merenda con i biscotti di farina di segale della Valle Gesso, poi la messa al rogo del ciciu di paglia, simbolica fine del Carnevale e di un inverno, quello del 2016 che si è fatto tanto desiderare.