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Alessandria

La lettera di Monica Cerutti a tutte le donne piemontesi per l’8 marzo

Redazione Quotidiano Piemontese

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L’assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Monica Cerutti ha scritto una lettera indirizzata a tutte le donne del Piemonte. La riportiamo integralmente.

Cara amica,

quest’anno ti scrivo per dirti che siamo riuscite a fare qualcosa di importante: insieme abbiamo avuto la forza e la capacità di fare approvare in Piemonte una legge quadro contro la violenza sulle donne e per il sostegno alle vittime e ai loro figli. La Legge regionale n. 4 del 24 febbraio 2016 consolida e amplia la Lr 11/2008, che creava il “Fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti”, e la Lr 16/2009, che creava la rete dei centri antiviolenza e case rifugio. Quest’ultima era una legge di iniziativa popolare voluta dalle donne piemontesi. È una grande responsabilità proseguire e estendere queste azioni.

Questa legge infatti mette ordine in un sistema complesso che è quello della prevenzione e assistenza alle donne vittime di violenza, collegandolo strutturalmente al sistema sanitario. Abbiamo istituito il Codice Rosa che prevede l’attivazione nelle strutture sanitarie e ospedaliere del percorso di tutela per le donne vittime di violenza; uno strumento che renderà operativa un’equipe multidisciplinare, con l’esenzione del ticket   sanitario. Nella legge affrontiamo anche il tema della violenza assistita, dell’accompagnamento lavorativo alle vittime di violenza, nonché le azioni rivolte agli autori di violenza. Altro capitolo centrale è la formazione degli operatori e delle operatrici.

Abbiamo istituito il Tavolo di coordinamento regionale dei Centri antiviolenza, utile a facilitare il confronto, lo scambio di informazioni e la condivisione di esperienze. In Piemonte nel 2015 le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza sono 1650. Dall’8 marzo inoltre sul sito della Regione Piemonte nell’area tematica dedicata alle Pari Opportunità è presente la Mappa geografica dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio regionale.

Questa è anche la prima legge che è stata studiata nel pieno rispetto del linguaggio di genere previsto nella Carta d’Intenti “Io parlo e non discrimino” che la Regione Piemonte ha sottoscritto in questi giorni e che ci impegna ad adottare e promuovere percorsi di sensibilizzazione volti alla diffusione di una cultura di riconoscimento del genere e all’eliminazione di forme di discriminazione di genere nel linguaggio.

Auspico che presto possa essere approvato anche il disegno di legge numero 141, “Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale”, che mira a contrastare le discriminazioni a 360° sotto il profilo del sesso, dell’orientamento sessuale, dell’età, della disabilità e della provenienza etnica. Un testo che vuole trovare risposte anche a quelle situazioni che sono somme di discriminazioni come nel caso delle donne straniere rifugiate. Concretamente stiamo lavorando per sostenere le associazioni che operano contro il loro sfruttamento nel progetto “Piemonte in rete contro la tratta”.

Queste sono alcune delle azioni che stiamo promuovendo per rendere effettive le pari opportunità nella nostra Regione. Buon 8 marzo!

Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità

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