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Cronaca

Estorsione e usura, tre arresti a Torino

Redazione Quotidiano Piemontese

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I carabinieri di Torino hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip di Torino su richiesta della Dda, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e all’usura.

Gli arrestati sono Giuseppe Semeraro, 33 anni, abitante a Torino, imprenditore, Benedetto Fiorito, 56 anni, abitante a Torino, e Luigi Oppedisano, 65 anni, pregiudicato, già detenuto ad Ancona.

Fiorito si occupava di avvicinare persone anziane in difficoltà economiche, perché dediti al gioco d’azzardo nelle sale scommesse di via Tolmino e di via Di Nanni, e fargli avere dei prestiti a tassi di usura, all’incirca del 15% mensile, da parte diAldo Cosimo Crea. Alcune vittime hanno collaborato ma nessuna di loro si è presentata spontaneamente.

Semeraro individuava le società da “abbattere” economicamente (tre sono state individuate) e dopo aver ottenuto la fiducia degli imprenditori investiva cifre importanti nelle loro attività (fino a 150.000 euro) per operazioni finanziarie e commerciali. In questo modo riusciva a impadronirsi della società o a mandarla sul lastrico. A distanza di poco tempo, Semeraro richiedeva indietro la sua quota, aumentata del doppio o del triplo (fino a 500.000 euro a fronte di un investimento di 150.000 euro).

Oppedisano era colui il quale subentrava, in questa fase dell’operazione criminale. Era lui l’uomo di fiducia dei Crea, quello cattivo e senza scrupoli, che minacciava gli imprenditori a non deludere i padroni della città e li “invitava” a una rateizzazione del loro debito.

L’attività è strettamente connessa con le indagini che, il 14 gennaio 2016 in Torino e provincia, ha portato all’arresto di 22 persone per associazione per delinquere di tipo mafioso, e il 29 febbraio scorso ha permesso di arrestare 14 persone, 12 delle quali per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e 2 per tentata estorsione in concorso con l’aggravante del metodo mafioso.

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