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Cronaca

Morte Carolina Picchi, chiesta la messa alla prova per i 5 imputati

Redazione Quotidiano Piemontese

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Dopo sei ore la procura dei minori di Torino ha espresso parere favorevole alla messa alla prova dei cinque ragazzi imputati per la vicenda di Carolina Picchio,  la ragazza 14enne di Novara che si è tolta la vita lanciandosi dal balcone dell’appartamento del padre, dopo essere stata vittima – secondo l’accusa – di cyberbullismo. La procura ha dato parere favorevole, riservandosi però di fare ulteriori repliche alla prossima udienza, prevista per il 17 giugno. I 5 ragazzi sono accusati a vario titolo di violenza sessuale, morte in conseguenza di altro reato, stalking e diffusione di materiale pedopornografico.

In caso di conferma i cinque ragazzi, secondo quanto prevede la messa alla prova,

verranno affidati all’ufficio di esecuzione penale esterna (UEPE) per lo svolgimento di un programma di trattamento che preveda come attività obbligatorie:

  • l’esecuzione del lavoro di pubblica utilità, consistente in una prestazione gratuita in favore della collettività;
  • l’attuazione di condotte riparative, volte ad eliminare le conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato;
  • il risarcimento del danno cagionato e, ove possibile, l’attività di mediazione con la vittima del reato.

Il programma può prevedere l’osservanza di una serie di obblighi relativi alla dimora, alla libertà di movimento e al divieto di frequentare determinati locali, oltre a quelli essenziali al reinserimento dell’imputato e relativi ai rapporti con l’ufficio di esecuzione penale esterna e con eventuali strutture sanitarie specialistiche.

 

 

 

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