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Alessandria

In Piemonte mancano circa 2500 infemieri e l’età media sale troppo: l’allarme Ipasvi

Redazione Quotidiano Piemontese

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Su una popolazione complessiva di oltre 29.000 infermieri piemontesi, l’età media è di 45 anni, con un aumento del 3,5% fra il 2005 e il 2014 e un trend di crescita di sette mesi all’anno, che si conferma per il prossimo futuro, a seguito del blocco del turn over e soprattutto per lo sviluppo di limitazioni all’attività infermieristica. Questa è da sempre, infatti, fra le professioni fisicamente ed emotivamente più logoranti: incidono in particolare i turni notturni e la “movimentazione di carichi”, che determina causa di impedimento a svolgere a pieno titolo il ruolo professionale nel 50% dei casi.

“Il dato piemontese è in linea con quello nazionale – afferma Maria Adele Schirru, presidente del coordinamento Collegi Ipasvi Piemonte – confermando un fenomeno uniforme su tutto il territorio italiano. Le inidoneità fra gli infermieri aumentano con l’età, con un’incidenza doppia per le donne rispetto agli uomini. In particolare – e l’occasione per parlarne è la Giornata internazionale dell’Infermiere – il trend di innalzamento dell’età media degli infermieri piemontesi ci preoccupa per le conseguenze che può avere sui livelli di assistenza ai cittadini. Il personale infermieristico per età e condizioni di lavoro, fa sempre più fatica ad assicurare la migliore efficacia e tempistica delle cure assistenziali”.

A questo si aggiunga il dato già noto che in Piemonte, come emerge da una ricerca Ipasvi condotta a livello nazionale, per rispondere in modo adeguato ai bisogni di salute della popolazione, secondo il nuovo modello di assistenza integrata ospedale-territorio previsto dal Patto per la Salute, mancano circa 2.500 infermieri, di cui 1.060 urgenti per non compromettere la sicurezza di pazienti e personale infermieristico.

Il 12 maggio 1820 è nata Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne. E l’International Council of Nurses (l’Icn è una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando la Giornata internazionale dell’Infermiere.

A partire dal 1992 la Federazione nazionale Collegi Ipasvi sostiene la Giornata internazionale dell’Infermiere anche con la diffusione di manifesti che sottolineano l’impegno degli infermieri italiani sui temi della solidarietà e dell’alleanza con i pazienti e le loro famiglie. Gli slogan proposti in oltre un decennio ribadiscono tutti la scelta di stare “dalla parte del cittadino”.

Lo slogan di quest’anno per il manifesto 2016 è “La salute mi aveva abbandonato, gli infermieri mai”. E anche per questo, per esserci sempre e in piena efficienza, gli infermieri si augurano di non essere “abbandonati” loro da chi gestisce e programma la sanità, tenendo bene in considerazione i campanelli di allarme descritti per la professione. Il manifesto della Giornata internazionale dell’Infermiere verrà affisso in tutti gli ospedali e ambulatori d’Italia e sarà diffuso sul web tramite campagna social.

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