Seguici su

Cittadini

Vittoria dell’Unione Ciechi: a Torino parte il servizio ‘porta a porta’ con i mezzi pubblici

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

Sarà un servizio “porta a porta” (come il taxi), ma collettivo (come i mezzi pubblici). E soprattutto avrà costi accettabili. Dopo tre anni di battaglie legali e culturali, a Torino finalmente una svolta sulla mobilità accessibile, in particolare per le persone cieche. Ottemperando a una sentenza del Consiglio di Stato, che aveva accolto il ricorso presentato dall’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino, il Comune ha dovuto rimettere mano al regolamento sul trasporto per disabili. E con due delibere di Giunta, ha previsto per i ciechi, in via sperimentale, un nuovo servizio collettivo a prenotazione. In sostanza i non vedenti torinesi potranno contare su un sistema di pulmini, in grado di trasportare più persone contemporaneamente. Con un unico mezzo, dunque, potranno essere accompagnati al lavoro o a scuola i disabili che si trovano nella stessa zona. Una volta individuate le esigenze quotidiane di ciascuno, verranno studiati percorsi intelligenti. Il mezzo si fermerà esattamente nel luogo desiderato, evitando pericoli legati ad attraversamenti o altri ostacoli talvolta insormontabili per chi non vede.

Da quando, nel 2012, il vecchio servizio di buoni taxi era stato pesantemente rivisto, l’Uici denunciava i costi esorbitanti a carico dei disabili. C’erano lavoratori costretti a sborsare metà stipendio per le spese di trasporto in taxi da casa al lavoro. Il nuovo servizio (che, almeno all’inizio, non sostituirà quello vigente, ma vi si affiancherà) introduce indubbi vantaggi economici, pur restando vincolato alle fasce di reddito. Ad esempio, chi ha un reddito inferiore ai 10mila euro potrà usufruire del servizio al costo di 1,50 euro (come se usasse un mezzo pubblico).

Non solo. Accogliendo le istanze delle associazioni di categoria, il Comune ha promesso di istituire un tavolo di concertazione, per monitorare il servizio sperimentale, valutando anche l’eventualità di una più sostanziale riforma. Infine è stata prevista una forma di rimborso per i disabili visivi che in questi anni si sono avvalsi del servizio taxi, con i criteri previsti nel regolamento poi annullato dal Giudice amministrativo. Il nuovo sistema non entrerà in vigore immediatamente, perché le delibere devono essere approvate dal Consiglio Comunale. Inoltre gli aspetti operativi dovranno essere disciplinati da appositi regolamenti. Ma la strada è aperta.

“Siamo soddisfatti – commenta l’avvocato Franco Lepore, presidente UICI Torino – Abbiamo promosso, da soli, una battaglia legale e di dignità sociale. Alcune volte siamo stati perfino criticati, ma non ci siamo arresi e, grazie alla nostra determinazione, alla fine il regolamento è stato modificato e integrato. Abbiamo sempre agito per tutelare il sacrosanto diritto alla mobilità dei nostri soci e in generale dei ciechi. Questo risultato è stato ottenuto anche a seguito di un’apertura da parte del Comune, in particolare grazie all’intervento del vicesindaco Elide Tisi, che si è spesa in prima persona per il raggiungimento dell’accordo”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese