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Cronaca

‘Ndrangheta, a Torino confermato sequestro di beni per 18 milioni di euro alla famiglia Marando

Redazione Quotidiano Piemontese

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Sono l’equivalente di 18 milioni di euro. La Corte d’Appello di Torino ha confermato la confisca dei beni nei confronti degli esponenti della famiglia torinese Marando, storicamente legata alla ‘ndrangheta. Abitazioni, ville e terreni che si trovano in Piemonte, Lombardia, Lazio e Calabria intestati a prestanome riconducibili alla cosca Marando. C’è questo, ma tanto altro,  nell’elenco dei beni sequestrati  a scopo di confisca alla famiglia Marando, una delle cosche della ‘ndrangheta più potenti in Piemonte.

Secondo le indagini tutti i beni sarebbero stati acquistati attraverso il riciclo di flussi di denaro proveniente da attività del narcotraffico.

Non solo: la Corte d’Appello ha accolto anche il ricorso presentato dalla Procura di Torino e ha disposto la confisca della villa di Volpiano (Torino) in cui è avvenuto, nel giugno 1997, il triplice omicidio dei fratelli Antonio e Antonino Stefanelli e di Francesco Mancuso. Per l’accaduto Domenico Marando è stato condannato all’ergastolo.

 

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