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Ambiente

Nel Centro faunistico di Entracque sono nati sei lupetti

Redazione Quotidiano Piemontese

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I lupi Hope (Speranza) e Alberto, ospiti del Centro “Uomini e Lupi” di Entracque, hanno avuto una cucciolata. Dall’inaugurazione del centro, nel giugno 2010, è la prima volta che due animali si riproducono. I sei piccoli della coppia sono stati catturati questa mattina, martedì 21 giugno, per essere sottoposti ai primi controlli sanitari, alla determinazione del sesso, alla marcatura con microchip. Terminate le operazioni gli animali saranno riportati nella tana che si trova presso il recinto settentrionale dell’area faunistica dove rimarranno per sei-otto mesi. Successivamente saranno trasferiti nell’area di 6 ettari che ha dimensioni e caratteristiche idonee a ospitare un branco di lupi.

Come da protocollo nazionale, la relazione dell’operazione verrà trasmessa nei prossimi giorni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione CITES, istituita nell’ambito della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione.

I lupetti nati in cattività non potranno mai essere immessi in natura. Nei prossimi giorni partirà un concorso per dare un nome ai cuccioli: i visitatori di “Uomini e Lupi” potranno dare la loro indicazione su una scheda da imbucare in cassette poste agli ingressi del centro. Alberto è arrivato a Entracque la scorsa primavera dal centro faunistico di Pescasseroli, nel Parco nazionale d’Abruzzo. Una storia incredibile la sua. L’animale a cinque mesi di età, denutrito e pieno di rogna si era rifugiato in una stalla nel paese di Barrea. Il veterinario del Parco, Leonardo Gentile col suo staff, se ne era preso cura, salvandolo da un sicuro destino di morte. Per quattro anni Alberto ha regalato tante emozioni ai visitatori del Parco d’Abruzzo, ma poi per esigenze di spazio è stato trasferito in Valle Gesso. E qui ha incontrato Hope, ospite del Centro dal 2014. La lupa nel 2013 era stata investita da un’auto, ma nonostante le gravi lesioni era riuscita a fuggire. Trovata qualche giorno dopo l’incidente agonizzante lungo un torrente a Soucheres Basses di Pragelato (Torino) era stata ricoverata presso il CANC (Centro Animali Non Convenzionali), struttura che opera all’interno della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Torino, a Grugliasco. I veterinari del Centro avevano sottoposto Hope a un delicato intervento ortopedico alla tibia della zampa posteriore sinistra e al collo del femore destro. Dopo un periodo di convalescenza nella struttura torinese era stata assegnata in custodia a “Uomini e Lupi”, unico centro alpino dotato di autorizzazione del Ministero dell’Ambiente per dare ospitalità temporanea o permanente a esemplari di Canis lupus.

Il centro “Uomini e Lupi” oltre Hope, Alberto, e i loro cuccioli ospita in altri settori dell’area faunistica altri tre animali. Emilia, Ormea e Gina, recuperati in natura dopo investimenti da parte di auto o altri incidenti. I selvatici dopo le cure non hanno più potuto ritornare in libertà per il loro prolungato contatto con l’uomo e perché non sarebbero più stati accettati dai loro conspecifici. Gli animali, anche se non possono più svolgere il loro importante ruolo all’interno dell’ecosistema, con la loro presenza nel Centro faunistico permettono di fare divulgazione scientifica sull’animale e sul suo recente ritorno naturale sulle Alpi.

La realizzazione di “Uomini e Lupi” è stata anche l’occasione per creare un’attrattiva che si pone quale concreta alternativa a forme di turismo montano caratterizzate da un pesante impatto ambientale. Il lupo, che indubbiamente rappresenta per la pastorizia un problema, in Valle Gesso con il richiamo di numerosi visitatori al centro faunistico si è rivelata una positiva opportunità per l’economia locale.

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