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Balneabilità in Piemonte: in 78 casi (su 93) l’acqua è ‘eccellente’

Redazione Quotidiano Piemontese

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All’apertura della stagione 2016, 91 zone su un totale di 93 monitorate dall’Arpa Piemonte, e dislocate su sette laghi e due corsi d’acqua, sono state dichiarate balneabili. Le due zone non balneabili si trovano sul Lago Maggiore e sono state riammesse alla balneazione dopo il primo campionamento effettuato ad aprile. Sono i dati diffusi nel corso della conferenza annuale sulla qualità delle acque di balneazione in Piemonte, svoltasi a Viverone con la partecipazione dell’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, e del direttore generale dell’Arpa, Angelo Robotto.

L’elevata qualità delle acque di balneazione del Piemonte raggiunta nel 2010, con l’idoneità alla balneazione di tutte le zone controllate, e proseguita negli anni successivi, è stata confermata anche per la stagione 2015. “Anche quest’anno – ha detto l’assessore Valmaggia – la qualità delle acque di balneazione di tutta la regione è confermata dai dati raccolti attraverso il costante monitoraggio dell’Arpa. Un risultato importante, anche in vista della stagione turistica estiva che sta entrando nel vivo. In Piemonte ci sono oltre 90 spiagge annoverate negli elenchi nazionali, quasi tutte sui laghi. Si tratta di un patrimonio ambientale e culturale, non solo economico, da tutelare e valorizzare. Viverone è un esempio virtuoso sia perché il lago è sede, attualmente, di ben sette siti di balneazione di qualità ‘eccellente’, sia perché accoglie il primo ‘Contratto di Lago’ stipulato in Piemonte. Tali risultati sono stati possibili grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni coinvolte. Auspico che sull’esempio del lago di Viverone si stipulino altri contratti di lago in Piemonte, a partire da quelli di Avigliana, nel segno della condivisione e della partecipazione dei territori”.

Le criticità rilevate nella stagione – riconducibili sia al dilavamento del terreno durante intense piogge sia alla conseguente attivazione di sfioratori di piena dei sistemi fognari e dei by-pass degli impianti di depurazione – non hanno influito sulla balneabilità per oltre 2 o 3 giorni, catalogabili, nella maggior parte dei casi, come “inquinamenti di breve durata”.

Nessuna zona è stata assegnata alla classe ‘scarsa’, confermando quindi il raggiungimento dell’obiettivo della Direttiva europea 2006/7/CE, che prescriveva che tutte le acque di balneazione avrebbero dovuto essere come minimo ‘sufficienti’ entro la fine della stagione balneare 2015.

Delle 90 zone lacustri piemontesi:
– 78 (87%) sono risultate di qualità eccellente
– 7 (8%) di qualità buona
– 5 (5%) di qualità sufficiente

Le 3 zone ubicate su corsi d’acqua sono tutte collocate nella classe di qualità buona.

Le zone di qualità inferiore all’elevata, e in particolar modo le zone classificate come sufficienti, dovranno essere oggetto di particolare attenzione da parte dei Comuni e dei gestori nella verifica della funzionalità delle infrastrutture fognarie e depurative per evitare declassamenti verso lo stato scarso per cui si prevede la perdita dell’idoneità alla balneazione.

Nella stagione balneare 2015 sono stati prelevati 784 campioni di cui 738 sono di routine e i restanti sono campioni suppletivi a seguito del superamento della soglia di uno o entrambi i parametri microbiologici.  Il 91% dei campioni suppletivi hanno riguardato il Lago Maggiore e per la maggior parte si è trattato di inquinamenti di breve durata (conclusi entro 72 ore dalla prima constatazione).

Per il 2016 sono previsti un totale di 738 campioni di routine per il monitoraggio degli escherichia coli e enterococchi e 156 campioni per il monitoraggio cianobatterico.
I campioni riguardano:

– 58 zone sul lago Maggiore

– 17 zone sul lago d’Orta

– 5 zone sul lago di Mergozzo

– 7 su Viverone

– 3 su Avigliana Grande

– 5 su Sirio

– 3 zone su Candia

– 1 zona sul torrente San Bernardino

– 2 zone sul torrente Cannobino

I risultati analitici validati vengono estratti e inseriti nel bollettino settimanale pubblicato sul sito dell’Agenzia a partire dal 1° maggio 2016 contestualmente all’avvio della stagione balneare.

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