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Lavoro

Sandretto: avanti con la liquidazione, licenziati 124 lavoratori

Redazione Quotidiano Piemontese

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La Photonike non ritirerà l’atto di liquidazione e procederà al licenziamento dei 124 lavoratori. Questo è quanto è emerso dall’incontro decisivo di giovedì 11 agosto presso l’assessorato al Lavoro della Regione, per fare il punto sulle sorti della Sandretto di Pont Canavese, la storica azienda che produce presse e occupa 124 dipendenti, il cui marchio fu acquistato nel 2013 dalla proprietà italo-belga Photonike.

Photonike, che nei mesi scorsi aveva deciso di mettere in liquidazione l’azienda a fronte delle continue perdite e che, successivamente, ne aveva annunciato il ritiro per poter così dare avvio a 12 mesi di cassa integrazione per crisi aziendale per i suoi lavoratori, ha invece comunicato oggi alla Regione, all’unione industriali e alle organizzazioni sindacali di non voler più ritirare la messa in liquidazione e di voler anzi procedere al licenziamento collettivo dei 124 lavoratori della Sandretto. Si apre ora, tra azienda e sindacati, una fase di contrattazione sindacale per individuare una serie di condizioni rispetto alla procedura di licenziamento secondo i criteri previsti dalla legge (anzianità, esigenze tecnico-organizzativo e carichi familiari).

L’assessore al Lavoro Gianna Pentenero ha dichiarato:

La decisione dell’azienda di non rispettare quanto annunciato nell’ultimo incontro avuto in Regione – ha dichiarato l’assessore al Lavoro Gianna Pentenero – è la conferma, ancora una volta, di un percorso industriale poco chiaro e sempre meno credibile, cosi come emerso negli ultimi mesi. La Regione, in qualità di garante del contratto stipulato tra Photonike e Finpiemonte nel 2013, rispetto all’avvio di un piano industriale in grado di riavviare la produzione e la progressiva occupazione del personale, metterà in atto tutte le azioni a sua disposizione per individuare le responsabilità di quanto accaduto negli ultimi mesi ed effettuerà una contestazione scritta rispetto al mancato rispetto del suddetto accordo. È in un contesto cosi complicato, nel quale comunque la Regione ha sempre fatto la sua parte, che lavoreremo per individuare se esistano o meno altre strade possibili per permettere alla Sandretto di riprendere la sua attività e il suo processo produttivo, facendo appello anche alla costante attenzione che il mondo imprenditoriale canavese ha da sempre dimostrato verso questa vicenda.

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